La vacanza trekking non è solo sinonimo di fatica e sudore! Ci sono almeno 5 ragioni per cui sceglierla per visitare una nuova destinazione o ritornare in un luogo già conosciuto e osservarlo da un’altra prospettiva. L’importante è selezionare con cura la proposta di viaggio perché sia commisurata al proprio allenamento, alle proprie esperienze outdoor e ai propri desideri.
1. Contatto con la natura
L’itinerario può comprende visite di paesi, cittadine e metropoli, ma il cuore del viaggio è in cammino nella natura e le soluzioni di alloggio possono comprendere rifugi e pernottamenti in tenda. La natura è la risposta per chi cerca una forma di evasione dalla quotidianità ad alto grado di cemento, per chi sente il bisogno di autenticità e riconnessione, piuttosto che possibilità di mantenere anche in vacanza lo stile che si è scelto per la propria vita.
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2. Incontri con spazio individuale
La vacanza trekking è un’occasione per nuovi incontri con uno spazio individuale più ampio di quello offerto dalla cabina di un aereo, dal posto a sedere di autobus o di un treno e del tavolo di un bar. Gli spazi aperti garantiscono sempre la possibilità di ritagliarsi il proprio, di mantenere le distanze, anche se l’organizzazione del viaggio può richiedere cooperazione, suddivisione di carichi e cura reciproca a garanzia della sicurezza di tutti i camminatori.
3. Un altro punto di vista
Una velocità diversa, un diverso rapporto con il paesaggio. Le gambe consentono di sfruttare rotte e sentieri preclusi ad altri mezzi di trasporto, oltre a garantire maggiore agilità di sosta, a partire da quella dello sguardo: si mira e si rimira. Dei luoghi si fa esperienza e loro lasciano il segno: un nuovo ricordo da portarsi a casa (magari anche una foto), e uno strato di polvere da lavare via alla prossima sosta.
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4. Restare in movimento
Si può prendere una pausa dalla quotidianità senza fermarsi fisicamente in un luogo e senza scegliere soluzioni di trasporto che escludano di pesare sui propri piedi. Sfogarsi può essere un’alternativa all’oziare: a volte consumare l’energia fisica è la premessa necessaria al pieno riposo, oltre che strumento per distrarre la mente.
5. Non solo trekking
Oltre al grado di difficoltà dei percorsi e alla durata del trekking si devono considerare luoghi e organizzazione complessiva del viaggio: la destinazione offre la possibilità di combinare il trekking con altre attività? Magari si fa sosta fronte mare e ci scappa un po’ di vita da spiaggia o una tappa in kayak. Oppure il trekking diventa l’attività di avvio della vacanza che si conclude invece con qualche giorno di assoluto relax per ricaricare il corpo prima del rientro a casa.
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