Un week-end in val di Fiemme in cerca di silenzio e tranquillità. L’hotel, nascosto tra gli abeti, offre un bar realizzato interamente in legno e un’area benessere con piscina coperta. Dopo il pranzo a base di speck e birra ci si può addormentare sui lettini a bordo piscina, avvolti negli accappatoi. Ad Anterivo il traffico è fatto di trattorini a gasolio che trasportano legna, bambini in bicicletta e villeggianti con racchette da montagna.
Un fine settimana che dirai “perfetto” quando gli amici ti chiederanno notizie, anche se, ricorderai, vedere dal vivo il bosco spezzato lascia una sensazione strana, di dispiacere e minaccia. Poco importa sapere che gli abeti rossi della val di Fiemme, abbattuti dal vento dell’ottobre del 2018, verranno trasformati a Cremona in violini Stradivari. Lo sguardo inciampa su pezze vuote di bosco e senti il peso della tristezza. Ma quel fine settimana resterà un viaggio indimenticabile, anche se breve e nonostante il pungolo della realtà.
Indimenticabile resterà anche la Groenlandia d’inverno, con i cani da slitta che corrono sul fiordo ghiacciato e il tramonto arancione che illumina la calotta polare, mentre le mani ti si congelano se togli i guanti per scattare una foto e il villaggio di 50 case sembra abbandonato, se non fosse per il profumo di brioches che sfugge dalla porta del minimarket.
Indimenticabile nonostante tutto: 6 giorni di ritardo nella partenza dall’Islanda a causa del meteo e un volo di rientro perso e da ricomprare sempre a causa di previsioni imprevedibili; la piaga dell’alcolismo che si manifesta nei giorni di paga e quella dei suicidi tra i giovani; una dieta a base di carne di balena e foca che è insostenibile per il mondo affollato da cui provieni e una tradizione densa di gesti e significati, oltre che difficilmente sostituibile, per chi vive isolato dai rifornimenti danesi per diversi mesi all’anno. O indimenticabile anche per questo e, se possibile, da ripetere.
Hai letto racconti di un’India trafficata oltre ogni immaginazione e con regole di visita dei templi che mettono alla prova l’adattabilità personale sul piano del compromesso igienico. E non solo chi li ha scritti non ha resistito a una nuova partenza, ma tu ne hai subito il fascino arrivando a considerare la partenza per l’India una possibilità concreta, nonostante porti in sé una sfida rispetto a quanto per te è confortevole.
Anche David Foster Wallace ha scritto di un viaggio indimenticabile, ma il suo era Una cosa divertente che non farò mai più, quell’indimenticabile che forse in fondo un po’ vorresti dimenticare. Invece ci sono viaggi imperfetti e scomodi che ripeteresti, alle stesse identiche condizioni, per scoprire e portare con te l’inafferrabile grazia del mondo.