Conosco le “ragazze” da molti anni, siamo legate da una grande amicizia. Quest’anno alcune di noi, me compresa, raggiungono un grande traguardo: 40 anni. Non che ci mancasse un motivo per viaggiare tutte insieme, ma si rimandava da tempo l’organizzazione di una partenza. Ci serviva la scusa perfetta e lei, finalmente, si è presentata.

Un entusiasmo incontenibile! Nonostante i numerosi viaggi affrontati da tutte noi per destinazioni decisamente lontane e a lungo sognate, questa volta, tutte insieme per pochi giorni, eravamo euforiche alla sola idea di partire. Numerose le proposte e le idee passate al microscopio, il verdetto unanime è arrivato al voto per la Toscana.

Il fuori programma

Una sosta davanti all’enorme casco per le foto di rito era d’obbligo.

Partite da Verona, ci siamo fermate la prima notte a Barberino di Mugello, utilizzata semplicemente come tappa per far fronte alle poche ore di sonno della notte precedente. Alla partenza ci aveva unite un momento di commozione e stupore di fronte alla destrezza di cinque donne nello svegliarsi presto ed essere pronte in macchina alle nove del mattino.

L’Autodromo internazionale del Mugello è stato una tappa fuori programma. Le amiche che propongono la deviazione e io che, di fronte all’esaltazione che ho colto nei loro occhi, non ho potuto che assecondarle. Una sosta davanti all’enorme casco per le foto di rito era d’obbligo, incuranti del fatto che alcuni motociclisti fossero arrivati prima di noi. Ci siamo perfino fatte scattare qualche foto con le loro motociclette per godere a pieno il nostro momento di gloria. Ci avevano promesso che avrebbero pubblicato le foto sul loro sito… probabilmente non siamo venute tanto bene!

Montepulciano

Proseguiamo per la prima vera tappa in programma: Montepulciano. Un borgo grazioso, arroccato su una collina circondata da vigneti e famoso per il suo vino. Il suo caratteristico centro medievale fatto di palazzi storici, chiese antiche e stretti vicoli ci trasporta in un’atmosfera poco turistica e molto autentica. Passeggiando tra le viuzze ci divertiamo a osservare i piccoli negozi con vetrine originali e scritte ironiche. Al centro della nostra attenzione c’è la statua di pulcinella sulla torre dell’orologio. Elena in particolare non si dà pace e cerca informazioni al riguardo. Il mistero si risolve in modo incerto: c’è chi dice sia stato un vescovo di origini napoletane a esportare fino a Montepulciano la figura di pulcinella, mentre altre storie parlano di una scelta teatrale.

Montepulciano, un borgo grazioso, arroccato su una collina circondata da vigneti e famoso per il suo vino.

Pienza

Per una ventina di minuti lasciamo che il paesaggio ci accompagni e delizi la nostra vista, quindi arriviamo a Pienza, dove rimaniamo colpite dalla vista spettacolare che si può godere dall’alto di questo borgo romantico. Una gentile signora ci racconta dall’uscio di casa della nascita di Pienza e ci suggerisce che cosa visitare. È così che capitiamo a palazzo Piccolomini, vicino al duomo, con la sua bellissima loggia. Solo che noi questa non la vediamo. Pienza è un vero gioiellino, le vie della parte centrale del borgo portano nomi romantici: via dell’Amore, via del Bacio. Quest’ultima ci regala una foto in uno degli scorci più suggestivi e panoramici sulla val d’Orcia. La poesia delle terre toscane.

Bagno Vignoni

La strada che unisce Pienza a Bagno Vignoni attraversa colline verdi, tra maneggi e casali che ci hanno lasciato senza fiato. Raggiunto il borgo, famoso per le acque termali che scorrono proprio nel centro del paese, abbiamo voluto verificare che la fama fosse meritata. Bagno Vignoni è da visitare per il suo centro minuto di case in pietra e balconi fioriti, che circonda una calda vasca termale. Sembra che Lorenzo de’ Medici abbia potuto godere di quest’acqua calda, mentre oggi non è possibile mettersi a bagno nel centro del paese. Per questo motivo ci siamo inoltrate nel parco vicino e abbiamo raggiunto la sorgente del corso d’acqua. Siamo scese dal colle nella speranza di poterci immergere nell’acqua termale, ed ecco il paradiso: una vasca dal colore turchese circondata dalla natura. Il nostro entusiasmo è stato distrutto da Alessia che, assaggiata l’acqua con il suo piedino, ha scoperto che era fredda. La delusione è passata in un attimo, sedute sui sassi con i piedi a bagno a chiacchierare. Posto meraviglioso.

Bagno Vignoni è da visitare per il suo centro minuto di case in pietra e balconi fioriti, che circonda una calda vasca termale.

Siena

In direzione di Siena, la val d’Orcia ci stupisce di nuovo e non possiamo fare a meno di fermarci a osservare le colline, in cerca dei luoghi che hanno fatto da scenografia al film Il gladiatore con Russell Crowe. Arrivate a destinazione in serata, realizziamo che trovare posto in una delle trattorie della città il sabato sera alle 19 è impresa ardua, anche se le possibilità non mancano. Ceniamo con successo e, alla faccia della pioggia incessante, passeggiamo cercando di decifrare la storia che raccontano chiese e palazzi. Il duomo domina la città e lo si potrebbe osservare per ore tante sono le sue decorazioni. Purtroppo la fila per entrare a visitarlo è eterna, ma riusciamo a raggiungere il battistero e la cripta con affreschi del 1200.

In direzione di Siena, la val d’Orcia ci stupisce di nuovo e non possiamo fare a meno di fermarci a osservare le colline.

Monteriggioni

L’ultima tappa è Monteriggioni. In pratica un borgo medievale racchiuso da mura che si innalza su un colle. Si visita in poco tempo ed è un luogo magico, in cui si susseguono negozi d’artigianato, piccoli musei e ristoranti di cucina tipica.

Il nostro viaggio termina con ricordi indelebili e la promessa di tornare in Toscana senza aspettare di compiere i 50…  perché il suo fascino d’altri tempi ci ha rapite, insieme alla sensazione che qui si sia raggiunto un accordo perfetto tra uomo e natura.

 

Questo racconto è dedicato alle sue protagoniste e mie compagne di viaggio: Elena, Giorgia, Alessia e Alice.