Svalbard, Svalbard… dove sono le Svalbard? Al confine più settentrionale del planisfero, a due passi dal Polo Nord, se ci si potesse arrivare a piedi! Destinazione remota e associata al buio e al freddo, in realtà offre giornate estive senza fine. L’arcipelago affascina e scoraggia al tempo stesso, così, per rompere gli indugi, abbiamo organizzato un tour guidato per l’estate 2023. E oggi ti raccontiamo qualche curiosità.

Le Svalbard ad agosto

Abbiamo scelto di partire ad agosto per vivere l’esperienza del sole di mezzanotte (il sole sempre sopra all’orizzonte a garantire luce h24 e 7 giorni su 7) in un periodo in cui noi italiani vogliamo staccare la spina dalla quotidianità. Più remoto di così non si può, quindi la spina si stacca di certo!

Quando inizino e quando finiscano le giornate è difficile da capire senza guardare un orologio, e questo significa non avere limiti di esplorazione. E anche le temperature difficilmente scendono sotto lo zero, oscillando tra i 4 e gli 8 °C, rendendo praticabili tutti i tipi di escursioni e safari.

La volpe artica abita l'arcipelago delle Svalbard.

Photo by Sebastian Bjune on Unsplash

 

Che cosa vedere alle Svalbard?

Natura, soprattutto. E la testimonianza della vita di un piccolo gruppo di essere umani ai confini del mondo. Il confronto numerico tra la popolazione di orsi bianchi e quella umana dà un’idea della situazione: poco più di 3000 esemplari gli orsi e poco meno di 3000 individui gli umani. Un intero arcipelago in cui cacciare e vivere per i primi e un accentramento a Longyearbyen, centro amministrativo dell’arcipelago, per i bipedi.

Il nostro itinerario è pensato per fare esperienza di questo equilibrio in 9 giorni e 8 notti: Longyearbyen sarà il nostro punto fermo, con la visita della miniera di Store Norske Spitsbergen Kullkompani il giorno prima della partenza, mentre dal 2° al 7° giorno sarà un’alternarsi di escursioni, trekking e safari per scoprire il territorio e la flora e la fauna che lo caratterizzano.

Agosto alle Svalbard è ideale per escursioni di esplorazione del territorio.

Photo by Daniel Fatnes on Unsplash

 

Puoi consultare il programma completo a questo link, ma eccoti quattro dettagli gustosi:

  1. safari a bordo di un gommone rigido aperto (RIB) nell’Isfjorden, il fiordo del ghiaccio;
  2. gita in barca a Borebukta alla ricerca di trichechi e, sperando nella fortuna, balene;
  3. tour con i cani da slitta con possibilità di avvistare rennevolpi polaripernicifoche pulcinella di mare;
  4. serata al Camp Barentz, una capanna creata in onore dello scopritore delle Svalbard, Willem Barentz, con cena tipica.

Come si raggiunge l’arcipelago?

Con un volo aereo da Oslo. Abbiamo immaginato una partenza da Milano con scalo a Oslo per chi vuole partire dall’Italia con noi, ma possiamo occuparci della selezione del volo più adatto rispetto alle esigenze di ciascuno.

Longyearbyen è il centro amministrativo delle Svalbard.

Photo by Eirik Hodne on Unsplash

 

Nessuna questione burocratica da gestire

L’ingresso alle Svalbard è semplice e agevole:

  • non è richiesto il visto;
  • si accede con carta d’identità valida per lespatrio o con passaporto;
  • dal 12 febbraio 2022 sono state abolite tutte le misure di controllo legate alla pandemia, anche sugli ingressi in Norvegia. A partire dal 2 marzo 2022 sono state revocate anche le ultime misure sull’ingresso alle Svalbard.

L’unica questione da tenere a mente è l’obbligo di copertura assicurativa per le spese mediche: le Svalbard, pur essendo parte della Norvegia, non rientrano nello Spazio Economico Europeo, quindi nel loro territorio la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM) non è valida e non si ha diritto a cure sanitarie gratuite. A questo dettaglio pensiamo comunque noi, perché la nostra proposta include la polizza assicurativa per spese mediche, smarrimento del bagaglio e annullamento.

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