Un autobus messicano mi porterà nello Yucatán in circa 8 ore. Mi aspettano spiagge assolate e l’azzurro del mare dei Caraibi, il vero paradiso da cartolina, ma la nostalgia mi assale mentre lascio il Chiapas.
Il Chiapas è la terra degli indigeni, i discendenti dei Maya, dell’orgoglio aborigeno. Solo l’1% della popolazione è alfabetizzata e i bambini crescono lungo le strade vendendo banane essiccate, anziché dietro i banchi di scuola. Qualcuno si chiederebbe allora perché visitarlo il Chiapas.
San Cristóbal de las Casas è un ottimo motivo per decidere di percorrere tante ore di bus e arrivare fino a qui. La magica San Cristóbal o “el pueblo magico”, come direbbe un messicano, è una piccola cittadina situata a oltre 2000 m sul livello del mare e circondata da montagne verdi. La magia sta nel piccolo centro storico, fatto di strade acciottolate e case colorate, che incanta il viaggiatore che arriva qui per la prima volta. E anche tutte le successive.
Poi ci sono i mercati dove le donne vendono orecchini, borsette, sciarpe e tovaglie, tutte rigorosamente ricamate a mano. I prezzi sono veramente modesti e a nessuno verrebbe in mente di contrattare davanti a un sorriso che ti chiede poco più di 1 euro per un souvenir che è costato 10 ore di lavoro. Capita anche che quel sorriso ti rincorra dopo che lo hai salutato, perché la sua proprietaria si è accorta di averti dato meno resto del dovuto.
Chiapas vuol dire esplorare territori verdissimi e incontaminati come le cascate di Agua Azul. Azul significa “azzurra”, e azzurra è l’acqua che sgorga e attraversa la giungla rigogliosa formando immense cascate. La stessa acqua azzurra in cui è possibile fare un bagno o con cui ci si rinfresca in un solo sorso purissimo.
Chiapas significa scoprire meravigliosi siti maya. Palenque è uno dei più affascinanti: le sue piramidi, che si ergono maestose, rappresentano solamente il 2% di ciò che è stato scoperto di questa antica città, tutto il resto è ancora nascosto tra la vegetazione, sorvegliato da scimmie rumorose che osservano il visitatore appese alle alte piante della giungla circostante.
Chiapas vuole dire entrare in contatto con l’autenticità del suo popolo, un popolo orgoglioso delle proprie origini e dei propri villaggi, dove il tempo non sembra passare mai. Le persone del Chiapas non hanno niente o quasi, ma ti accolgono con il sorriso, augurandoti “buenos días”, e dai loro sguardi capisci che ti stanno ringraziando per essere lì, con lo zaino in spalla, a visitare la loro terra.