Il viaggio è un regalo che sta bene su tutto: maschio o femmina, diplomato o laureato, fidanzato/a o libertino/a, compleanno o anniversario. Non risente delle mode perché di moda sono solo le destinazioni e mai le partenze. Non stupisce così la varietà di cofanetti disponibile nei negozi virtuali e in quelli in carne e ossa, con declinazioni infinite di durate e di esperienze. Ma noi no, noi siamo per il voucher di viaggio.
La differenza principale tra cofanetto e voucher di viaggio consiste nel fatto che il secondo non ha vincoli né di durata né di destinazione. Il fortunato che lo riceve è veramente fortunato: qualcuno ha pensato a lui e non vuole mettergli fretta, né vincolarlo a un luogo o a un’attività specifica. Se il valore del voucher è scelto in funzione dei desideri del fortunato destinatario, è l’invenzione più prossima alla lampada di Aladino.
Ma che cos’è il voucher di viaggio? Non è altro che un pagherò, una promessa di farsi carico di un costo definito. Generalmente si risolve in un buono, un biglietto, un piccolo messaggio con il quale si annuncia che il festeggiato avrà diritto a programmarsi il viaggio che più desidera e che il valore dello stesso (o una sua parte, corrispondente al valore del voucher) sarà coperto dal generoso benefattore che gli sta dando il messaggio.
Alcuni consegnano il voucher di viaggio inserendo un bigliettino in una cadaverica busta bianca, altri lo infilano come segnalibro in una guida turistica che dovrebbe trasmettere il messaggio subliminale, altri regalano un puzzle nella speranza che funzioni come la guida turistica citata poco fa. Altri ancora lo anticipano a voce: «Abbiamo pensato di regalarti un viaggio».
La nostra esperienza dimostra invece che il modo migliore per regalare un voucher di viaggio prevede di procedere in due mosse:
1) contattare un consulente di viaggio per valutare le opzioni disponibili in funzione del budget e dei gusti del destinatario (possibilmente spoilerando qualche particolarità del festeggiato perché il consulente possa fare il suo lavoro al meglio, ossia dare consigli azzeccati o fare proposte originali);
2) consegnare al festeggiato un biglietto con scritto “chiama il”, seguito dal numero del consulente di fiducia, senza rivelare di chi e di che cosa si tratti.
È così che il voucher di viaggio è una vera sorpresa!
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