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100 km di cammino in 5 giorni per un percorso immersi nel parco nazionale dell'Alta Murgia, con la sensazione di essere in un grande spazio aperto in cui vagare con lo sguardo verso orizzonti infiniti.
Dal 13 al 18 ottobre 2023
Trasferimento (in autonomia o su richiesta) dall'aeroporto o dalla stazione di Bari con mezzi pubblici (treni regionali).
All'arrivo a Castel Del Monte i viandanti saranno accolti dalla guida. Si rimarrà ammaliati dalla visione del maniero che domina affascinante e misterioso come una corona di pietra ottagonale.
Questo percorso ad anello permette di raggiungere Castel del Monte andando a toccare lungo il cammino dei borghi rurali che erano posti strategicamente sui fianchi dell'antica strada romana, la Via Appia, una tra le più importanti per il commercio e il pellegrinaggio.
Si cenerà tutti insieme in una taverna, con piatti classici della tradizione pugliese ed estrose rivisitazioni sapientemente preparate.
Dopo cena, nella magica atmosfera della vista del maniero federiciano illuminato, avremo l'occasione di ripercorrere il racconto delle storiche “Vie di Castel Del Monte”.
Partenza ai piedi della collina di Castel del Monte. Camminiamo su un caratteristico sentiero che attraversa casedde e pagliari, tipiche costruzioni rurali in pietra a secco utilizzate dai pastori e coltivatori locali.
Ci addentreremo in una sinuosa lama che ci permetterà di arrivare ai piedi del castello “invisibile”, detto così perché costruito sulla roccia viva.
Dopo aver lasciato il silenzioso e panoramico Garagnone, giungeremo a Poggiorsini, un piccolo borgo che si affaccia sulla Basilicata e le colline del Vallone del torrente Roviniero. Il panorama che percorreremo con lo sguardo spazia per chilometri nella variopinta Fossa Bradanica.
Saremo al centro della rete castellare federiciana a controllo del territorio murgiano lungo la Via Appia Antica: frontalmente visibile su una collina sarà Monteserico, definito “il castello solitario”, e alle nostre spalle Castel del Monte, luogo di partenza e arrivo dell'itinerario a piedi.
Lunghezza: 27 km
Livello difficoltà: E- Medio
Dislivello: +375 m / -456 m
Durata: 8 h (soste incluse)
Fondo stradale: sterrati, lama, tratturelli
Lasceremo Poggiorsini, il paese più piccolo del cammino, e ci rimetteremo in marcia prendendo un sentiero lungo il gradone delle Murge che raggiunge le particolari cave di bauxite, un suggestivo e raro paesaggio rosa made in Murgia. Le cave si presentano principalmente di colore rosso ruggine con sprazzi di rosa, in quanto oltre ai noduli di bauxite ci sono altri minerali, quali ossidi e idrossidi di ferro e alluminio.
La strada continuerà, la terra rossa dei sentieri pian piano lascerà terreno ai tipici sentieri boschivi che attraversano il bosco Acquatetta, il più esteso della provincia di Barletta-Andria-Trani. Nel bosco si è verificato uno sviluppo spontaneo di esemplari di roverella e di specie tipicamente mediterranee come la quercia spinosa o il leccio. Al suo interno si scoprono luoghi unici e continuando lungo il sentiero incontreremo una profondissima dolina, il cui cratere sembra quasi nascondersi nella fitta vegetazione.
Un bellissimo e panoramico sentiero tortuoso immerso nel bosco ci permetterà di affacciarci su una valle nella quale affiorano depositi in prevalenza argillosi e dove scorrono i torrenti Basentello e Roviniero.
Scesi nella valle del Bradano, continueremo sullo stesso sterrato che inizia a fiancheggiare la ferrovia dismessa, dopodiché la strada si farà in salita per giungere finalmente a Spinazzola.
Lunghezza: 30 km
Livello difficoltà: E- Medio
Dislivello: +731 m / -765 m
Durata: 9 h (soste incluse)
Fondo stradale: sterrati, sentieri boschivi
Spinazzola sorge nel secolo III a.C. in corrispondenza di una statio romana sulla Via Appia. È situata su una terrazza circondata da scarpate dove sgorgano numerose sorgenti; un paese ricco d'acqua, in contrasto con la generale scarsità tipica della regione.
Si trova al confine con la Basilicata, regione cui è appartenuta fino al 4 giugno 1811, quando Gioacchino Murat, ridisegnando le provincie del regno, decretò il passaggio di Spinazzola in terra di Bari, sottraendola al distretto di Matera. Qui, intorno al 1100, i Templari costruirono il primo ospedale della Puglia per curare i cavalieri feriti di ritorno dalle Crociate.
Dalla chiesa Madre e dai ruderi del castello normanno un sentiero serpeggiante ci porterà all'interno delle caratteristiche scarpate: circa 4 km in discesa con un dislivello di circa 200 m e successivamente altrettanti in salita su uno sterrato panoramico che si affaccia sul lago Locone, un invaso artificiale, la seconda diga in terra battuta più grande d'Europa. Curioso è che il bacino d'acqua dolce ha ricoperto una valle allagando case e strade, ancora oggi riconoscibili dai tetti e dai comignoli più alti che affiorano al centro della diga. Un habitat ideale per aironi, cormorani, svassi e falchi.
La strada si farà in salita per raggiungere la città di Minervino Murge e il suo centro storico, La Scesciola, caratterizzato da un labirinto di viuzze dall'andamento irregolare, rampe, povere case imbiancate a calce, aggrappate alle pendici della collina e strette le une alle altre in un continuo susseguirsi di archetti in tufo.
Lunghezza: 19 km
Livello difficoltà: E – Medio
Dislivello: +466 m / -443 m
Durata: 6 h (soste incluse)
Fondo stradale: sterrati, sentieri boschivi
Minervino Murge è adagiata su due colline di un estremo lembo del territorio pugliese, dove l'altitudine e l'assenza di rilievi nelle zone poste a ovest e a nord del territorio consentono uno “sguardo lontano” che le è valso l'appellativo di “balcone delle Puglie“.
Il panorama infatti, da ovest verso nord, spazia dalle montagne della Basilicata, dove imponente si distingue il monte Vulture, ai territori del Tavoliere, dove lo sguardo arriva a distinguere Foggia e, più a nord, il promontorio del Gargano, dove si distinguono, nelle giornate più chiare, monte Sant'Angelo e la città di Manfredonia con l'antistante golfo.
Scenderemo lungo la lama Matitani nei pressi della grotta di San Michele Arcangelo, luogo di preghiera per i pellegrini del culto Micaelico.
Da questo punto si risale sul costone murgiano, e la vista panoramica è spettacolare.
Il sentiero continuerà tra grandi cave di pietra calcarea e attraverso il parco eolico: il suono del vento si rivelerà un buon compagno di cammino, lungo il quale inizieremo a incontrare masserie, jazzi, poste, casedde e pescare antiche.
Percorreremo tratturi e sentieri tra lecci e roverelle nella bellezza e immenso silenzio. Attraverseremo un piccolo bosco ed ecco che Castel del Monte si presenterà davanti ai nostri occhi, isolato su un'altura delle Murge, da dove domina un panorama vastissimo. Una forma e una posizione imponenti e inquietanti.
Un tagliafuoco sarà l'ultima salita prima di raggiungerlo.
Lunghezza: 23 km
Livello difficoltà: E – Medio
Dislivello: +516 m / -425 m
Durata: 7 h (soste incluse)
Fondo stradale: tratturi, sterrati, boschivi
Ci si addentra in lama Genzana, che “sfocia” sullo sterrato che segue l'acquedotto pugliese in direzione Andria, una della città molto amate da Federico II di Svevia.
Sul cammino si incrociano masserie, jazzi, poste, casedde, pagliari e peschiere antiche lungo tratturi, sentieri e mulattiere tra lecci e roverelle.
La città era rimasta fedele al monarca svevo durante la ribellione delle città pugliesi, ed egli le concesse l'esenzione dalle pesantissime tasse, lasciando incisa nella memoria la frase “Andria fidelis, nostris affixa medullis absit. Vale felix, omnisque gravaminis expers” (“Andria fedele, affezionata fino al midollo delle nostre ossa, alzati! Vivi felice, senza più alcun peso”). Queste parole furono scolpite sulla porta d'accesso alla città, porta Sant'Andrea.
Vi sono sepolti i resti delle sue due mogli, conservate nella cripta della cattedrale: Isabella d'Inghilterra e Jolanda di Brienne, regina di Gerusalemme che qui partorì Corrado; la madre, diciassettenne, morì dieci giorni dopo e Corrado IV fu designato alla successione da suo padre.
Visita del maniero federiciano e consegna del Testimonium.
Saluti dello staff dei Cammini Federiciani e partenza per il rientro.
Lunghezza: 15 km
Livello difficoltà: T – Basso
Dislivello: +172 m / – 548 m
Durata: 4 h
Fondo stradale: tratturi, sterrati, boschivi
I viaggiatori saranno ospitati in strutture di diversa tipologia (B&B, affittacamere, agriturismi).
Si condivideranno le camere (triple o quadruple). Qualora ci fossero necessità particolari o esigenza di non dormire nella stessa stanza con altri è possibile avere la camera doppia (il costo del pernottamento sarà soggetto a un supplemento).
Il cammino è un autentico viaggio a piedi, molto di più quindi di un gesto atletico!
Il senso di questa esperienza sta nell'attraversamento lento dei territori, che consente di riaccendere le connessioni tra le persone, tra le quali si instaura una relazione più intima e personale, come anche tra le persone e l'ambiente circostante, per riscoprirne l'identità perduta. Muscoli, cuore e sensi sono coinvolti, e il tempo e il numero di chilometri percorsi passano in secondo piano.
Ciascun viandante vive il cammino a suo modo, camminando e condividendo emozioni e sensazioni con i compagni di viaggio. Un ruolo molto importante ha il silenzio, che in natura diventa ascolto di una dimensione lontana dalla nostra quotidianità, spesso permeata di rumori e distrazioni.
Fondamentale è sempre il rispetto degli altri viandanti e dell'ambiente circostante.
Quota per persona in camera doppia da € 930
5 pernottamenti con prima colazione + guida + visita guidata + cene
Il numero minimo di partecipanti richiesto per la realizzazione del viaggio è di 8 persone.
74 srl - P.IVA 04136790237 - [email protected]
Autorizzazione Agenzia Viaggi n. 4167 Provincia di Verona
Polizza RC Allianz Global Assistance n. 196646
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"Organizzazione e fornitura servizi di Tour operator e agenzia viaggio."
(sede di Verona) certificato n° 3366