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La pista dell’Oregon è stato uno dei principali percorsi di emigrazione verso l’ovest americano nel XIX° secolo, che conduceva dal Missouri verso la zona costiera nord del Pacifico. Ne ripercorrerete le tracce vivendo una grande avventura “on the road” in stile Old Wild West.
Arrivo libero all’aeroporto internazionale di Kansas City, formalità di sbarco, ritiro dell’auto a noleggio e trasferimento in hotel. Resto della giornata a disposizione.
Pernottamento a Kansas City per due notti.
Colazione in hotel.
Intera giornata dedicata alla visita di Kansas City (nota per il barbecue e le fontane per le quali si dice sia seconda solo a Roma in fatto di numero) e di Indipendence, sua città satellite.
Non si può che partire dal Minor Park, un grande parco cittadino (ma anche campo da golf e playgroud) a sud di Kansas City che tra i suoi ampi ambienti ha visto passare la storia. La sua caratteristica principale è una dolce depressione che attraversa tutto il parco, lasciata dalle ruote dei carri bagnati dei pionieri diretti a ovest da Indipendence e che risalivano la collina adiacente dopo aver attraversato il Blue River. Altra attrattiva del parco l’Old Red Bridge, famoso tra le coppie che qui lasciano lucchetti come simbolo del loro amore ma anche location di molti matrimoni.
In città merita una visita il Museo Nazionale della Prima Guerra Mondiale; è possibile salire sulla torre del memoriale per ammirare la città dall’alto. Sempre in tema di armi, da ricordare che a Kansas City sono cresciuti i fratelli fuorilegge Jesse e Frank James; è possibile visitare il luogo della loro prima rapina in banca che oggi ospita un museo.
La storia di Indipendence è strettamente legata a quella dei pionieri: era infatti il luogo di partenza di numerose piste carovaniere che portavano all’ovest. Si può ripercorrere la storia di queste spedizioni attraverso le sale, le mostre e la biblioteca del National Frontier Trails Museum, dedicato al racconto dei principali sentieri pionieristici dell’America.
Indipendence è nota anche per essere la città dove ha vissuto a lungo Harry Truman: sia lui sia sua moglie Bess sono sepolti qui. All’ex presidente Usa sono dedicati un museo e una libreria che portano il suo nome.
Resto della giornata a disposizione.
Colazione in hotel. Iniziate il vostro tour tra le strade dell’ovest americano.
A ovest di Kansas City la prima città che incontrate è Topeka. Qui, a metà dell’ottocento, i viaggiatori che si spingevano verso il Pacifico potevano attraversare il fiume Kansas grazie a un rudimentale sistema di traghetti creato da tre sorelle di origine nativo americana.
Spingendovi invece direttamente verso nord, vale la pena fare una sosta al Frontier Army Museum di Fort Leavenworth, la prima città sorta nel nuovo stato del Kansas. Il museo presenta mostre a rotazione che mettono in risalto uniformi, armi e attrezzature utilizzate nei primi anni di vita del forte, oltre a una mostra permanente sulla spedizione di “Lewis & Clark” e l’esplorazione del West americano.
Meta finale della giornata la città di Omaha, famosa per il suo vecchio mercato, un’area storica che è stata trasformata in una vivace destinazione per lo shopping, i ristoranti e la vita notturna, e per aver dato il nome a una delle spiagge dello sbarco in Normandia.
Pernottamento a Omaha.
Colazione in hotel.
Proseguite il vostro viaggio lungo l’Oregon Trail fino a raggiungere Lincoln e fate tappa al Nebraska History Museum, dove sono condensati 12mila anni di storia del territorio attraverso l’esposizione di manufatti unici.
Una deviazione verso sud vi porta all’Homestead National Historical Park, il sito che celebra l’Homestead Act del 1862, la legge con la quale si consentiva a qualsiasi persona di rivendicare un pezzo di terra demaniale (della grandezza di poco meno di un kmq) in cambio della promessa di stabilirci la residenza per almeno 5 anni e di coltivare la terra. Una legge, come potete immaginare, che cambiò l’esistenza di milioni di persone, a cominciare dai Nativi Americani che ne fecero le spese. Il parco, sorto su un sito che comprende alcuni dei primi territori rivendicati con l’atto sopracitato, contiene mostre sugli effetti di tale atto e un centro educativo.
Riprendete la strada verso ovest seguendo il corso del Platte River fino al Fort Kearny State Historical Park, uno storico avamposto dell’esercito degli Stati Uniti costruito per controllare la via che portava i pionieri verso il Pacifico.
Nella stessa zona, ma sull’altra riva del fiume, The Archway è un monumento sopraelevato di recente costruzione; al suo interno una mostra che ripercorre la storia della valle del fiume Platte.
Giunti a North Platte non perdete l’occasione di visitare il ranch che è stato di proprietà di uno dei più famosi simboli del west americano, Buffalo Bill.
Pernottamento a North Platte.
Colazione in hotel. Proseguite il vostro viaggio verso ovest lungo l’Oregon Trail.
Attraversata la cittadina di Brule troverete la famosa California Hill, una grande collina che i pionieri dovevano scalare per continuare il loro viaggio verso ovest. Per la natura accidentata del terreno i posti dove potevano passare erano pochi quindi gli emigranti seguivano più o meno tutti lo stesso percorso: i solchi lasciati dai loro carri sono visibili tutt’oggi! (Occorre fare un pezzo di strada sterrata per raggiungere questo luogo, quindi siate prudenti al volante).
Tornando indietro e proseguendo verso nord-ovest concedetevi una sosta all’Ash Hollowstate Historical Park, lungo il ramo nord del fiume Platte. L’acqua sorgiva della zona ha reso il parco una tappa importante lungo l’Oregon Trail, ma il sito era già in uso dagli indigeni. Anche qui avrete moto di vedere i solchi lasciati dai carri dei pionieri.
Continuate la vostra avventura sulla Hwy 26 fino alle Jail Rock & Courthouse Rock, due formazioni rocciose che fungevano da punto di riferimento lungo la Oregon Trail. Poco più a nord, altro punto di riferimento per i pionieri era la Chimney Rock, una formazione geologica a forma di guglia che si eleva isolata sopra la valle circostante.
Tappa finale della giornata la cittadina di Scottsbluff che conserva un’area, non a caso Parco Nazionale, piena di resti di sentieri storici, aspri calanchi e imponenti scogliere.
Pernottamento a Scottsbluff.
Colazione in hotel.
Iniziate la giornata dirigendovi verso Fort Laramie. Conosciuto inizialmente come Fort William, fu costruito come forte commerciale nel 1834 per poi divenire uno dei più importanti avamposti militari delle pianure settentrionali. Abbandonato nel 1890, oggi ospita un museo e non è raro incappare in qualche rievocazione storica.
Continuando lungo il ramo nord del fiume Platte ci si imbatte nel sito di Register Cliff, una scogliera di morbida arenaria che fungeva da punto di riferimento lungo l’Oregon Trail: molti migranti, che passavano la notte ai piedi dell’ammasso di roccia, hanno lasciato testimonianza del loro passaggio incidendo il proprio nome (o quello della loro famiglia) sulla scogliera.
Arrivo a Casper e resto della giornata a disposizione.
Pernottamento (per due notti) a Casper.
Colazione in hotel.
Intera giornata dedicata alla visita di Casper, conosciuta negli Stati Uniti per essere costantemente nella Top Ten delle città più vivibili del paese.
Iniziate dal National Historic Trail Center, un centro turistico che commemora la storia dei nativi americani, dei primi esploratori, delle varie piste carovaniere e del Pony Express attraverso mostre permanenti e temporanee, programmi multimediali interattivi e opportunità di formazione virtuale.
Subito dopo recatevi al Fort Caspar Museum, un avamposto di frontiera completamente ricostruito, che presenta tra gli altri un museo, con mostre sui popoli preistorici, gli indiani delle pianure, sull’industria energetica, sull’allevamento, e una replica del traghetto mormone che operò a Casper nella metà del XIX secolo.
Resto della giornata a disposizione.
Colazione in hotel.
Proseguite il vostro viaggio verso sud-ovest. Siamo circa a metà strada del vostro girovagare.
Prima tappa della giornata Indipendence Rock, un grande monolito di granito (stile Uluru in Australia, ma più piccolo) che durante il 19° secolo rappresentò un altro dei punti di riferimento per i migranti delle piste carovaniere. Molti di questi migranti vi incisero i loro nomi e alcuni di essi, nonostante le intemperie, sono ancora visibili. E’ possibile girare tutt’intorno al monolite grazie a un sentiero percorribile a piedi.
Continuate verso ovest fino ad arrivare alla vecchia città di South Pass City. Fondata nel 1867 in seguito al boom dell’estrazione dell’oro, rappresenta oggi uno dei siti minerari meglio conservati degli Usa, con strutture storiche, mostre d’epoca, un centro visitatori, aree picnic e percorsi naturalistici.
Arrivati a Rock Springs avrete l’opportunità di percorrere una delle strade secondarie più panoramiche d’America, la Pilot Butte Wild Horse Scenic Loop, che vi darà un’immagine dettagliata e pura del selvaggio west. Una strada sterrata di circa 35 km dove è possibile incontrare una varietà di animali selvaggi, tra cui antilocapre, alci, cervi, coyote, falchi, aquile e i famosi cavalli del Wyoming. Ricordatevi di portare con voi abbondante acqua, di fare il pieno di benzina e di controllare che la ruota di scorta sia presente e funzionante.
Pernottamento a Rock Springs.
Colazione in hotel.
Nella giornata di oggi ci si avventura verso nord per la visita del Parco Nazionale di Yellowstone.
Durante il tragitto sono diverse le cose da vedere: si comincia dal Names Hill Historic Site, una scogliera di calcare situata sul Green River, la terza “area di registrazione” lungo la Oregon Trail dove diversi migranti hanno inciso i loro nomi.
Si prosegue per Pinedale dove in estate si tiene il Green River Rendezvous Festival, una rievocazione storica sugli esploratori e i cacciatori di pellicce della zona.
Continuando verso nord si arriva a Jackson Hole, la porta di accesso al Grand Teton National Park. La cittadina di Jackson è divenuta nel tempo una località mondana che molti VIP statunitensi hanno scelto per acquistare la loro casa di villeggiatura. La valle è caratterizzata da una natura selvaggia dove pero non mancano le opportunità ricreative, che vanno dallo sci in inverno alle escursioni in estate.
All’interno del parco di Teton da non perdere la visita al Mormon Row, un antico insediamento dei mormoni di inizio del secolo scorso, con il celeberrimo (tanti i fotografi amatoriali che giungono qui da ogni parte degli States per fotografarlo) Multon Barn, un vecchio fienile perfettamente conservato abitato stagionalmente fino alla fine degli anni ’80.
Pernottamento (due notti) a West Yellowstone.
Colazione in hotel.
Intera giornata dedicata alla visita dello Yellowstone, dove i numerosi bacini termali sono i protagonisti.
Le fonti vivacemente colorate creano uno spettacolo emozionante, animato dai rinomati geyser, tra cui spicca l’Old Faithful. Paesaggi come il Grand Canyon scolpito dal fiume Yellowstone, accompagnato dalle cascate Upper e Lower e avvolto da formazioni rocciose dai toni giallastri e arancioni, completano il quadro.
Avrete a disposizione una vasta gamma di opzioni tra cui scegliere.
Colazione in hotel.
La prima tappa di oggi è Idaho Falls, una piccola e bucolica cittadina sullo Snake River, piena di sentieri (da segnalare quello lungo il fiume) e attrazioni all’aperto.
Si prosegue alla volta di Pocatello, conosciuta per le attività escursionistiche. In città da vedere il Fort Hall Replica, che come dice la parola stessa è una “replica” di un forte costruito nel 1834 con la funzione di stazione commerciale. Il forte fu demolito solo trent’anni dopo ma la ricostruzione attuale, composta da dodici edifici, offre ai visitatori l’opportunità di esplorare il mondo dei pionieri, dei nativi americani, dei cacciatori e commercianti di pellicce, e ripercorrerne la vita di tutti i giorni.
Pernottamento a Pocatello.
Colazione in hotel.
Proseguite verso ovest, lungo lo Snake River. A circa metà strada, presso la cittadina di Twin Falls, la Magic Valley, scavata dal corso del fiume, e il Perrine Bridge sono una destinazione popolare tra i Base Jumper di tutto il mondo: è una delle poche strutture dove è possibile praticare il salto col paracadute senza permessi. E voi ve la sentireste di fare una prova?
Nella stessa zona, ma un po più a monte, il fiume Snake da vita alle spettacolari Shoshone Falls, visibili da tre punti panoramici. Le cascate sono addirittura più alte di quelle di Niagara!
Continuando il viaggio arriverete al Thousands Springs State Park, un’area che racchiude in sé ben sei parchi distinti, ciascuno con la propria biodiversità e unicità, tutti a breve distanza di auto l’uno dall’altro.
Poco più a nord l’Hagerman Fossil Beds National Monument è un sito di età pliocenica (si parla di milioni di anni fa) di importanza internazionale, perché protegge uno dei più ricchi giacimenti fossili di mammiferi nord americani. Nel centro visitatori sono visibili alcuni di questi reperti oltre a poter partecipare ad attività coi ranger del parco.
Sempre seguendo il corso dello Snake arrivate a un punto del fiume in cui vi sono tre isole nel mezzo; il luogo era ben conosciuto dai pionieri che lo utilizzavano come attraversamento fluviale. Ora la zona è preservata con un parco in cui è presente anche un campeggio.
Arrivate infine a Boise, con un vivace centro cittadino ricco di ristoranti, bar e boutique. Da vedere l’Old Idaho Penitentiary, costruito nel 1870 e in funzione fino al 1973, una delle sole quattro prigioni territoriali aperte al pubblico. E’ possibile visitare il carcere in autonomia o attraverso tour guidati.
Pernottamento a Boise.
Colazione in hotel.
Lasciate la città di Boise per visitare la replica dell’omonimo forte, costruito come stazione commerciale nel 1834 ma abbandonato dopo soli 20 anni a causa dei danni subiti dalle frequenti inondazioni e dai crescenti attacchi di alcune bande di nativi americani della zona.
Poco più avanti, presso la cittadina di Baker City, l’Oregon Trail Interpretive Center presenta mostre temporanee e permanenti che esplorano l’esperienza e l’eredità della migrazione verso ovest a meta dell’Ottocento. Le mostre raccontano le storie non solo degli indigeni che vivevano lungo il percorso, ma di tutti quelli (commercianti, esploratori, missionari, coloni, minatori) che presero parte a questa lunga epopea. Sul terreno in cui sorge il sito ci sono sentieri escursionistici e una ricostruzione di un accampamento di carri con vere dimostrazione dell’allora vita quotidiana. I solchi lasciati dai “veri carri” nel XIX secolo sono ancora visibili nell’area.
Proseguendo verso nord-ovest ci si imbatte in Pendleton, famosa per il Pendleton Roud Up, un rodeo che si tiene a fine estate tra i più importanti del circuito professionistico.
Pernottamento a Walla Walla.
Colazione in hotel. Eccovi giunti all’ultima tappa del vostro viaggio sulla pista dell’Oregon.
Si inizia subito usciti da Walla Walla visitando la Whitman Mission Site che commemora i coniugi Marcus e Narissa Whitman, fondatori della missione, uccisi insieme ad altre 11 persone dagli indigeni della zona.
Protagonista del vostro penultimo giorno in terra americana è il fiume Columbia che costeggerete appena lasciata la missione. Sulle sue sponde un ruolo importante ha rivestito nel passato The Dalles, uno dei più antichi luoghi occupati permanentemente nell’Oregon, significativo per gli indigeni (che qui costruirono un piccolo porto per pescare e commerciare) come per l’uomo bianco dopo il 1830. La cittadina, con il Monte Hood sullo sfondo, ha un qualcosa di magico.
Percorrete ancora le rive del fiume Columbia fino alla Columbia River Gorge Area che rappresenta uno dei gioielli naturalistici più amati dell’Oregon. Tra le principali attrazioni di questa zona emergono, senza dubbio, le meravigliose cascate create dalla moltitudine di torrenti e ruscelli che si riversano nel grande fiume su entrambi le sponde, fra cui le Multnomah Falls, tra le più gettonate.
Eccovi giunti alla fine del percorso: a Oregon City c’è un centro interpretativo chiamato proprio cosi, “La fine della pista”. Il sito contiene numerose esposizioni sulla storia dell’Oregon Trail e sulla città e nei giardini esterni è segnalata, con due monumenti, la fine designata della pista.
Pernottamento a Portland.
Colazione in hotel. In base al vostro volo di rientro tempo a disposizione per la visita della città di Portland.
Trasferimento in tempo utile in aeroporto per la riconsegna dell’auto a noleggio e per le formalità di imbarco.
Quota per persona in camera doppia da € 1.975.
Noleggio auto + 14 pernottamenti con colazione + assicurazione.
E’ possibile programmare la partenza da diversi aeroporti italiani. Chiedete la migliore quotazione al vostro consulente.
Il viaggio è totalmente personalizzabile: possiamo studiare e adattare alle vostre esigenze itinerario, durata e tappe.
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