Londra si può visitare cento volte senza mai annoiarsi. Questa volta però ci sono andata con il preciso intento di farla scoprire a mio figlio. Insomma, un viaggio a misura di bambino.
Ecco allora qualche suggerimento se anche tu vuoi avvicinare tuo figlio alla cultura inglese facendolo divertire… e avendo una scusa per fare cose da bambini e divertirti come non facevi da anni!
Arriviamo a ora di pranzo. Decido di far scontrare subito mio figlio con la pessima cucina inglese. Ci infiliamo nel primo pub e ordiniamo un classicone imperdibile, così ci togliamo subito il pensiero: fish and chips, che – come da aspettative – è fritto in olio esausto e richiederà come minimo 72 ore di digestione. In compenso bevo una birra IPA fantastica.
Ci dedichiamo poi alla visita della città, determinati a vedere tutte le principali attrazioni, muovendoci a piedi e in metropolitana (lasciare a un bambino la responsabilità di orientarsi tra le linee colorate e le direzioni dell’underground lo riempirà di gioia, oltre che di soddisfazione personale).
Ma, come detto, è un tour a misura di bambino, quindi a Covent Garden facciamo una sosta al Benjamin Pollocks Toy Shop, un negozio di giochi di una volta davvero particolare, e al The Noble Collection, che vende articoli per collezionisti legati a film e libri. Non possiamo esimerci dal comprare un anello con incisioni elfiche che mio figlio, novello Frodo Baggins, toglie dal collo soltanto per andare a dormire.
Saliamo sul Tower Bridge, dove camminiamo sulle passerelle con il pavimento in vetro, incuranti di quelli che, terrorizzati, si appiattiscono contro le pareti per mantenere i piedi sull’unica sottile striscia di cemento. È un punto di vista diverso da cui guardare la città.
Preparati una sterlina e un penny, perché sulla cima c’è una di quelle macchine infernali che, al costo di un pound, ti coniano sul momento una moneta (il tuo penny) con un’immagine di Londra.
Cambiamo poi ancora punto di vista e ci imbarchiamo per una crociera sul Tamigi, perché vedere una città dal fiume che la attraversa ha il suo fascino.
Mio figlio è appassionato di scienza e di dinosauri, quindi è d’obbligo visitare il Museo di storia naturale, scattandosi foto davanti a un T-rex o a uno scheletro di balena.
Dopo questa visita culturale e un salto da Harrods, deludente in fatto di giochi, ci sembra giusto andare da Hamleys, il negozio di giocattoli più grande di Londra. Sei piani di pura gioia.
Abbiamo tempo, perché non andare al Museo delle cere Madame Tussauds? C’è una coda chilometrica sotto un sole cocente, così compro velocemente on line i biglietti con ingresso prioritario e passiamo davanti a tutti. Il concetto di priority, sia in aeroporto sia alle varie attrazioni, è stato per mio figlio una scoperta entusiasmante. Prova con i tuoi figli, vedrai che soddisfazione proveranno nel dribblare le persone in fila ed entrare per primi!
Beh, che dire, al Madame Tussauds le foto si sprecano: con Wolverine, Spiderman, tutti i personaggi di Star Wars… Io una foto con Michael Jackson e Brad Pitt me la faccio, comunque.
All’interno ci sono anche un trenino di taxi neri che porta alla scoperta dello spirito di Londra e, nella cupola, un cinema 4D molto divertente.
Per non farci mancare nulla, la sera andiamo a vedere un musical. Certo, è in inglese, ma scegliamo Frankenstein Junior, visto che conosciamo a memoria ogni battuta del film, e ci divertiamo un sacco! Senza parlare della soddisfazione di aver comprato biglietti da 20 euro ed essere poi stati dirottati sugli unici due posti da 60 euro rimasti vuoti.
Il punto forte della vacanza, però, è la visita agli studios della Warner Bros dove è stata girata buona parte dei film di Harry Potter. Lo studio di Silente, Diagon Alley, il binario 9¾, la foresta proibita, il refettorio e i laboratori di Hogwarts… è tutto qui. E i bambini possono volare sulla scopa e portarsi a casa il video a perenne ricordo, e anche bersi una burrobirra.
«Mamma, ti sei divertita più di me!», mi dice mio figlio all’uscita. E non ho potuto neanche volare sulla scopa…
Chiudiamo la vacanza con un giro sul London Eye, l’enorme ruota panoramica, per abbracciare con lo sguardo tutta la città e imprimercela nella memoria. Ovviamente abbiamo il biglietto priority.