Era un viaggio nato per vedere l’aurora boreale, ma di Northern Lights neanche l’ombra. Eppure… siamo tornati tutti contenti: le attività sono state entusiasmanti, l’atmosfera magica, le persone inaspettatamente disponibili e simpatiche.
Vuokatti
Il posto si chiama Vuokatti ed è una località rinomata in Finlandia per lo sci di fondo.
Si soggiorna in caldi e accoglienti chalet con tanto di sauna e caminetto, disposti nella natura in riva al lago Nuas, completamente gelato da ottobre a maggio, come tutti i laghi circostanti. Sulle superfici ghiacciate si vede solo passare, di tanto in tanto, qualche motoslitta.
Il villaggio di chalet è pervaso da un’atmosfera natalizia per tutto l’inverno, con gli enormi pini ornati di luci che risplendono nel buio (la luce naturale è presente solo dalle 9 alle 15 circa) e la neve tutto intorno.
La neve… una quantità del genere da noi non si vede neanche in montagna! È tutto bianco: le case, le strade, i pini, i laghi. E nevica, nevica tanto, sempre. Il signor Petri, gestore degli chalet, vive sul suo spazzaneve. A parte quando si mette alla guida del fuoristrada per accompagnare gli ospiti a fare la spesa.
Ed è la neve che rende tutto magico: nessun rumore, suoni ovattati, lo scricchiolio sotto ai piedi, i rami degli alberi piegati, la natura immobile. Sembra di essere in una fiaba.
Le escurisioni
Primo giorno dedicato a una camminata sotto la neve nel silenzio di un paesaggio fuori dal tempo, sotto a rami così carichi che sembra si spezzino da un momento all’altro e invece restano lì, immobili. L’unico rumore che si sente è quello dei nostri passi sulla neve farinosa. Così farinosa che non si riesce nemmeno a formare delle palle per lanciarsele.
E poi la ciaspolata, guidati dalla dolce e gentile Taina, fa sì che tutte queste sensazioni siano amplificate.
Secondo giorno: giro in motoslitta a due posti, in fila indiana su una superficie che a tratti è un lago ghiacciato, a tratti una strada, senza che ci si accorga del passaggio dall’uno all’altra.
Il freddo è pungente (la temperatura si è aggirata sempre tra i –15 °C e i –20 °C) e l’aria pulita, leggera.
Per fortuna al rientro in chalet troveremo la sauna! Qualcuno si è anche rotolato nella neve, dopo. È ancora vivo, nonostante i pronostici.
Terzo giorno: escursione in slitta trainata dai cani. Poveri cani… è sicuramente questo il primo pensiero che tutti noi abbiamo avuto. Ma ci siamo dovuti ricredere. Appena ci hanno visti arrivare, husky siberiani e dell’Alaska sono diventati euforici, eccitati, volevano partire! E si rotolavano nella neve, la mangiavano, ululavano impazienti.
Kaisu, la nostra guida, ha spiegato che questi cani, a seconda dell’età e della “specializzazione” (velocità o durata), hanno bisogno di correre ogni giorno tra i 30 e i 100 km, anche in estate, quando non tirano slitte.
Percorso fantastico, sempre caratterizzato da un silenzio incredibile, dal buio illuminato solo dalle nostre torce frontali. A metà, sosta su un’isola (su un lago ghiacciato, naturalmente) per cuocere salsicce e prosciutto di renna al fuoco di un falò all’aperto. Già, all’aperto a –20 °C.
Se vuoi provare quest’esperienza indimenticabile e vivere l’incanto della Finlandia in inverno o, in alternativa, provare l’esperienza estiva con attività come l’osservazione degli orsi, contattami!