Le Isole Vergini Britanniche emergono come una sirena dagli abissi dell’oceano, un rifugio fuori dal mondo formato da una cinquantina tra isole, isolotti e scogli a pelo d’acqua, disposti a corona attorno al Sir Francis Drake Chanel. Sono passati cinque secoli da quando Colombo le avvistò. Impressionato dal fascino acerbo delle coste, l’ammiraglio le battezzò “Las Once Mil Virgenes” (le undicimila vergini), in omaggio a Sant’Orsola e alle compagne del suo martirio.
Un vero eden dai grandiosi scenari: acque cristalline e fondali stupendi celano antiche vette sommerse; giardini lussureggianti di corallo e misteriosi relitti, trasformati dalla flora e dalla fauna che li abitano in sculture viventi. E ancora infinite distese di sabbia fine come borotalco, dove camminare con la stessa sensazione di scoperta dei primi navigatori. Attorno, baie e insenature che, accarezzate dal soffio costante degli Alisei, sono un vero paradiso per gli appassionati di vela e surf.
Le meraviglie delle Isole Vergini Britanniche
Posizionate nella porzione Nord-orientale dei Caraibi, le Isole Vergini Britanniche si trovano a circa 60 miglia a est di Puerto Rico. Quattro le isole con una dimensione degna di nota: Tortola, Virgin Gorda, Jost Van Dyke e Anegada.
L’isola “delle tortore” è la più grande delle Isole Vergini Britanniche. Rappresenta infatti un terzo dell’area terrestre dell’arcipelago e ospita la maggior parte della popolazione.
La “vergine grassa” fu battezzata così da Colombo a causa della sua curiosa forma, sottile alle estremità e tondeggiante al centro. Lunga 16 km e larga appena 3, è seconda delle Isole Vergini Britanniche per densità di popolazione.
Jost Van Dike, isolotto di appena 10 km2, deve il suo nome al famigerato pirata olandese che lo scelse come base d’attacco per le sue scorrerie. Oggi conserva intatta l’atmosfera del passato: lontano dal trillo dei cellulari e dalle luci della città, è un’oasi remota e tranquilla per viaggiatori in fuga dalla civiltà.
Situata a circa 30 km a nord di Virgin Gorda, Anegada è l’unica isola corallina dell’arcipelago. Arrivando dal mare la si scorge appena: il suo punto più alto arriva a soli 8 metri ed è per questo che gli spagnoli la denominarono “la sommersa”. Data la difficoltà di avvistamento, il suo reef ha provocato nel corso dei secoli il naufragio di circa 300 navi: i relitti rimasti integri sono oggi rifugio di una variegata popolazione ittica. Considerato uno dei luoghi fatali dei Caraibi, è oggi meta prediletta di sub alla ricerca dei galeoni spagnoli e dei loro tesori.
Il paradiso dei velisti
Navigare in barca a vela, con una crociera giornaliera o con una crociera di settimane, è certo un modo privilegiato per apprezzare il fascino delle Isole Vergini Britanniche. Il connubio tra una natura lussureggiante, ricchissimi fondali e la particolare posizione dell’arcipelago, ne fanno una delle mete più ambite per i velisti, cui regala condizioni ideali: acque calde di un azzurro cristallino, venti costanti, la possibilità di bordeggiare a vista e un’infinità di baie, approdi e insenature.
Anche il viaggiatore inesperto può concedersi l’emozione di una crociera su misura: gli è sufficiente prenotare una barca con equipaggio per assaporare le emozioni di un’esperienza che rimane impressa nella memoria.
Come altare una striscia di sabbia candida
Un paradiso caraibico lontano della folla del turismo di massa: ecco cosa vi attende alle Isole Vergini Britanniche. E sarà anche questo il motivo per cui sempre più coppie, che desiderano un viaggio di nozze romantico, speciale, esclusivo, indimenticabile, le scelgono per cominciare l’avventura della vita a due, circondati da una cornice naturale intima e suggestiva.
Ma c’è anche chi desidera trasformare in un sogno il giorno delle nozze, l’altare in una striscia di sabbia. Anche per costoro le Isole Vergini Britanniche sono il luogo ideale: le formalità per la licenza di matrimonio sono poche e semplici. I principali alberghi e resort, inoltre, hanno un wedding coodinator per organizzare ogni dettaglio, dalla cerimonia al banchetto, dall’arredo allo shooting. Quanto allo scenario, c’è solo l’imbarazzo della scelta: su una spiaggia appartata, all’ombra delle palme in una lussureggiante oasi tropicale, attorno a una piscina, su uno yacht. Nessun limite, insomma, se non l’immaginazione dei due innamorati.
Già all’arrivo nelle Isole Vergini Britanniche si può presentare richiesta di licenza matrimoniale all’ufficio del Procuratore Generale. Sono richiesti il versamento di una tassa da pagare in valori bollati, i documenti di identità, un certificato che attesti lo stato civile e due testimoni, sia per la firma del modulo di richiesta della licenza sia per la cerimonia di nozze. Non è necessario che i testimoni siano gli stessi nelle due occasioni: è possibile designare anche persone conosciute in loco, anzi è la situazione più comune. La licenza viene rilasciata dopo tre giorni dalla richiesta e ha una validità di tre mesi.