Per Parigi non vi sarà mai fine, e i ricordi di chi vi ha vissuto differiscono tutti gli uni dagli altri”, ha scritto Ernest Hemingway. E a ragione perché Parigi, a dimostrazione dell’appropriatezza del suo motto “fluctuat nec mergitur” (percossa dalle onde ma mai affondata), seguita a essere una città in perenne movimento, che cambia costantemente il proprio volto. A partire dai suoi musei.

Le Centre Georges Pompidou, progettato da Rogers, Piano e Franchini e inaugurato nel 1977.

I musei di Parigi

I musei di Parigi, di cui il Louvre rappresenta la massima espressione e la cui fama è riconosciuta a livello mondiale, sono una delle ricchezze della città. Circa un’ottantina, tra piccoli, medi, grandi, di ogni genere, stile e importanza. In questi ultimi trentacinque anni sono stati eretti, oltre al Musée d’Orsay e allo smisurato ampliamento del museo del Louvre, l’Institut du Monde Arabe e l’Opéra Bastille. Si tratta di tappe fondamentali per conoscere meglio la storia della straordinaria capitale francese. E fra quelli da non perdere assolutamente ci sono il Louvre, il musée d’Orsay e il Centre Georges Pompidou.

Il Museo del Louvre

È il museo dei musei, il più grande del mondo, l’emblema dei musei di Parigi. Il catalogo elenca 300 mila opere divise in sei sezioni che possono essere considerate altrettanti musei. Data l’ampiezza, visitarlo tutto in una sola giornata è davvero un’impresa ardua. Per accedere alle sale si scende sotto la famosa piramide di vetro, inaugurata nel 1988 al centro della Cour Napoléon, dove scale mobili conducono alle entrate Denon, Sully e Richelieu. In quest’ultima ala, inaugurata alla fine del 1993, si trovano sculture di eccezionale valore, come il meraviglioso toro alato assiro (VIII secolo a.C.) e i famosi Cavalli di Marly (prima metà del XVIII secolo).

Il Louvre è il museo dei musei, il più grande del mondo, l'emblema dei musei di Parigi.

Tra le opere più famose esposte nelle altre sezioni, quelle da non mancare sono la Gioconda di Leonardo da Vinci (1452-1519), le Nozze di Cana del Veronese (1528-1588), La merlettaia di Vermeer (1632-1675). Mentre, fra le sculture della classicità, spiccano la Venere di Milo e la Vittoria alata di Samotracia. Da non perdere anche la sezione egizia, la più vasta collezione al mondo al di fuori dell’Egitto. Nel sotterraneo si trova un centro commerciale con negozi, bar e ristoranti.

Il Musée d’Orsay 

Questo suggestivo museo, inaugurato nel 1986, è stato ricavato nell’ottocentesca stazione ferroviaria omonima, dopo un’esemplare ristrutturazione. Il museo si sviluppa su tre livelli offrendo un panorama completo dell’arte francese dal 1848 al 1914. Sotto la navata di vetro e metallo della vecchia stazione sono esposti dipinti e sculture della seconda metà dell’Ottocento, mentre le sale del livello superiore ospitano una straordinaria collezione dei maestri dell’Impressionismo. Si ammirano opere come Le déjeuner sur l’herbe e l’Olympia di Manet (1832-1883), Ballo al Moulin de la Galette di Renoir (1841-1919), Il dottor Gachet di Van Gogh (1853-1890) e lo “scandaloso” nudo L’origine del mondo di Coubert (1819-1877).

Il Musée d’Orsay è stato ricavato nell’ottocentesca stazione ferroviaria omonima, dopo un’esemplare ristrutturazione.

Le Centre Georges Pompidou 

 Questa gigantesca struttura alle Halles, progettata da Rogers, Piano e Franchini e inaugurata nel 1977, si articola in varie sezioni, la più importante delle quali è il Museo d’Arte Moderna, ospitato al 3° e 4° piano, che espone circa 2000 opere rappresentative delle maggiori correnti artistiche dal 1905 a oggi. Le opere spaziano dai fauves ai futuristi, dai cubisti a Matisse, dai russi ai surrealisti, agli iperrealisti fino alla Pop Art di Andy Warhol. Nel Centre Pompidou si trovano anche una biblioteca con 300 mila volumi sulle arti figurative, un laboratorio, un teatro, un cinema, un istituto musicale sperimentale e spazi per mostre temporanee.