Dopo la prima esperienza estiva e acquisita la certezza che la Groenlandia non è poi così lontana e ostile come si è soliti pensare, ho deciso di imbarcarmi per una partenza durante la stagione invernale. Gli ostacoli che separano dalla destinazione sono numerosi: i voli per la costa orientale sono ridotti all’osso (uno a settimana) fino alla fine di febbraio e le incertezze meteorologiche, unite ad atterraggi e decolli a vista, rendono la pianificazione dei voli mera teoria; poi si deve trovare una spiegazione plausibile al perché si senta il bisogno di andare a scoprire la Groenlandia proprio d’inverno e avere almeno un paio di attività papabili da snocciolare ogni volta che qualcuno chiede che cosa possa offrire una delle terre più settentrionali del pianeta nei mesi più freddi e bui dell’anno.
Accettato il fatto che il volo da Reykjavík potrebbe slittare di giorno in giorno, deciso che vedere l’aurora boreale che fa la sua danza sopra a un fiordo ghiacciato è motivo sufficiente per la partenza e date in pasto ai più perplessi la battuta di caccia a bordo di una slitta trainata da cani e le lezioni di pesca davanti a un buco nel ghiaccio, resta comunque da affrontare l’ostacolo più grande: la preparazione del bagaglio. Dopo giorni di dilemma, eccovi 4 consigli per arrivare pronti alla partenza.
Il guscio di protezione
A differenza di quanto si creda, la temperatura media invernale della costa orientale della Groenlandia si aggira intorno ai –10 °C, è quindi paragonabile a quella che si registra in diverse località di montagna nella stessa stagione. Il che significa che non sono necessarie attrezzature speciali per affrontare il freddo groenlandese. Il problema principale diventa allora il vento, dal quale è buona regola proteggersi con un buon guscio impermeabile e con funzionalità windstopper, ma per il quale le soluzioni tecniche ormai abbondano. Basta fare riferimento a un negozio di articoli sportivi di fiducia.
Testa, mani e piedi
Non dimenticate di tenere al caldo le estremità! Al riguardo ricordate che la Groenlandia d’inverno è un’interminabile distesa di neve, per cui accessori impermeabili sono consigliati. Per quanto riguarda le calzature, in particolare, potete prendere in considerazione doposci adatti a basse temperature piuttosto che scarponi, visto che difficilmente farete lunghe camminate nella neve, ma è molto più probabile il ricorso a mezzi di trasporto (motoslitte o slitta con cani) o attrezzature sportive (ciaspole e sci da alpinismo).
Priorità all’essenziale
Non contate sull’opzione “quel che dovessi dimenticare, lo comprerò sul posto”, in quanto il ventaglio della scelta in località che hanno una popolazione stabile di meno di 2000 persone potrebbe non comprendere ciò di cui avete bisogno. Senza contare che l’isolamento dai collegamenti via nave a causa del ghiaccio marino non consente un rifornimento continuo dei beni di consumo, con conseguente rischio di indisponibilità di alcuni articoli. Fate quindi una valutazione attenta di ciò che è veramente essenziale per il vostro comfort di viaggio e partite da quello nella raccolta degli oggetti destinati a riempire il vostro bagaglio.
Spazio per la tecnologia
Lasciate spazio per una fotocamera, un cavalletto e almeno 2 batterie, perché non si può partire senza un dispositivo che catturi lo spettacolo dell’aurora boreale sopra il bianco groenlandese. Ma servono tempi lunghi di esposizione e resistenza alle basse temperature, quindi la macchina fotografica deve poter stare comoda e stabile su un supporto diverso dalle vostre mani, e voi dovete essere pronti a sostituire le batterie esaurite dal freddo.
Una volta chiusa la valigia, resta un ultimo passo da fare: verificate che il peso non superi i 20 kg! Perché la tratta aerea che da Reykjavík conduce all’aeroporto della Groenlandia orientale impone questo limite, a differenza dei 23 kg ammessi sui voli dall’Italia all’Islanda.