Gli strumenti digitali hanno reso le fotografie una pratica quotidiana. Le si scatta, le si condivide sui social o le si spedisce a destinatari selezionati tramite WhatsApp; a volte si creano piccoli video con sottofondo musicale. Per la maggior parte dei nostri scatti il destino è però segnato: affollare la memoria dello smartphone o finire su una “nuvola” (cloud) insieme ad altri dati, senza rischio che prendano polvere ma che vengano facilmente dimenticati. Stiamo imparando benissimo le strategie per salvate le nostre fotografie ma fatichiamo a tenerle in vita! Prendiamo le fotografie di viaggio, per esempio: una volta condivise e mostrate a qualche contatto selezionato, che fine fanno?
Photo by Muhammet Raşit Kaplan on Pexels
Le serate con gli amici
Tornare dalle vacanze e organizzare una cena con gli amici per raccontarsi vicendevolmente le esperienze e guardare le foto è abitudine ancora presente anche se in declino. La colpa è un parte della condivisione digitale: va a finire che si rivedono scatti pubblicati o inviati in tempo reale durante la vacanza. Ma in parte è anche colpa della leggerezza con cui si raccolgono le immagini, che finisce per produrre una valanghe di fotografie che seppellisce gli amici e il loro interesse. La serata va preparata! Eliminando scatti mal riusciti e doppioni, e anche immagini che si è certi siano già state viste.
Photo by Kelsey Chance on Unsplash
Ospiti dei circoli fotografici
Per chi scatta con attenzione tecnica oltre che con l’idea di conquistarsi un ricordo, una soluzione per valorizzare le proprie fotografie di viaggio è quella di organizzarle e di proporre una serata di presentazione nei circoli fotografici. Ogni cittadina ne ha almeno uno, le grandi città ne hanno spesso di più, sia per questioni logistiche sia perché si raccolgono appassionati di livelli e con esigenze differenti. Nel loro programma annuale prevedono sempre dello spazio da dedicare agli ospiti. Se il progetto è curato, può avere spazio e magari anche essere riproposto in più circoli per effetto del passa parola.
Photo by Jeff Hopper on Unsplash
Scatti in carne e ossa
Può essere il tocco artistico dello scatto, lo splendore del soggetto o il risultato di congiunzioni astrali, ma ci sono scatti che meritano di diventare oggetti in carne e ossa, di abbandonare l’immaterialità digitale. Ci sono fotografie di viaggio che vanno appese alle pareti di casa per restare visibili. Le si guarda e riguarda perché è un piacere farlo, non solo per ripercorrere il sentiero dei ricordi. Scegliere i formati, le combinazioni e la disposizione richiede tempo e allunga di per sé l’attenzione che diamo alle nostre immagini. Magari riscoprendo la magia delle Polaroid!
Photo by Fernando Lavin on Unsplash
Le piattaforme di condivisione
Le immagini sono una componente decisiva della comunicazione digitale. Chi lavora online è sempre alla ricerca dell’immagine giusta per dare visibilità al proprio messaggio o al proprio prodotto. Accanto a piattaforme che offrono fotografie per scopi commerciali e di marketing a pagamento, ci sono piattaforme che funzionano come aggregatori di immagini anche non professionali. Ogni utente può quindi creare un proprio account e caricare le proprie fotografie, selezionando le tipologie di utilizzo concesse a chi è interessato agli scatti. Così le tue fotografie di viaggio potrebbero finire su un blog che parla delle destinazioni in cui sei stato e delle esperienze che più ti hanno emozionato!