Il nostro gruppo di consulenti dei Viaggi al femminile, durante questo periodo in cui parlare di partenze porta sconforto e frustrazione, ha pensato di buttarla sulle parole lanciando una sfida di scrittura di viaggio alle viaggiatrici italiane: da 350 a 600 parole per raccontare le avventure che si vivono a casa, tra i safari fotografici di avvistamento dei felini randagi e la pulizia del ponte della propria nave immobile, o quelle dell’ultimo viaggio. I tre testi più emozionanti verranno pubblicati nel nostro blog a partire dal mese di maggio. C’è tempo fino al 15/04/2020 per inviarci i testi! Per tutte le info puoi cliccare QUI.
Intanto una di loro non ha saputo resistere alla sfida e ha raccontato le sue avventure nella giungla di casa…
Siamo sulle colline del Monferrato Astigiano, precisamente ad Antignano, il paese in cui un tempo veniva prodotto il “mais ottofile” per i re sabaudi (oggi lo si può provare sotto forma di tajarin al Festival delle Sagre che si tiene ad Asti la seconda domenica di settembre, ma questa è un’altra storia…).
Qui, in questa… savana collinare, nei giorni caldi e assolati è possibile scorgere la fauna locale che cerca refrigerio all’ombra della vegetazione. Bisogna indossare scarpe comode per potersi muovere furtivamente e non disturbare gli animali, che altrimenti potrebbero diventare aggressivi e sferrare un attacco predatorio durante l’escursione nella giungla.
Photo by Valentina Caccavale
Immerso nella tipica (e incolta) flora in piena fioritura (si tratta di Taraxacum officinale), scorgiamo un Canis lupus familiaris con gli artigli affilati e lo sguardo feroce, intento a proteggere la preda appena catturata (non riusciamo a classificare la creatura azzurra che tiene tra le grinfie, probabilmente è una specie non ancora identificata). Utilizzando il binocolo riusciamo a leggere il nome “Maverik” sulla piastrina che gli è stata applicata dai ranger della riserva.
Photo by Valentina Caccavale
Poco più in là, nascosto tra palme dai frutti velenosi e pronto ad attaccare, avvistiamo un raro esemplare a pelo lungo di Felis catus. Ci allontaniamo subito, perché si è accorto della nostra presenza e, se si sentisse minacciato da noi, potrebbe diventare aggressivo e sbranarci.
Tra una palma e un ulivo si nasconde un’enorme tigre (Panthera tigris). Ma a differenza dei due animali precedenti, questa non ci spaventa, perché è innocua, ce ne rendiamo subito conto.
Photo by Valentina Caccavale
Ma attenzione! Improvvisamente sbuca alle nostre spalle una creatura inquietante e chiaramente molto feroce. Ci allontaniamo di corsa, scortati dai ranger armati, perché le reazioni di questo animale sono imprevedibili e molto aggressive.
Siamo stati fortunati: è molto raro riuscire a fare un avvistamento del genere e uscirne vivi. Pare che solo l’orso polare sia altrettanto pericoloso.
Photo by Valentina Caccavale
Per oggi possiamo rientrare alla base, abbiamo fatto il pieno di emozioni e siamo quasi stufi di tutta questa natura. Molto meglio la ormai abituale comodità del divano.
Ah! Se volete una tigre in salotto a farvi compagnia, digitate “tigre” in Google sullo smartphone e poi seguite le indicazioni per visualizzarla in 3D a grandezza naturale. Funziona anche con il leone e il serpente. Buon divertimento!