Nella lista dei desideri di viaggio non ci sono solo destinazioni, a volte compaiono attività ed esperienze che possono prescindere da un luogo in particolare: dormire in tenda o in rifugio, per esempio, cavalcare sulla spiaggia o, perché no?, osservare un fiume di lava. Da marzo 2021, con l’avvio dell’eruzione del vulcano in Islanda, nella penisola di Reykjanes, in molti hanno pensato fosse giunta l’occasione per spuntare il desiderio dalla propria lista (o per aggiungerlo per la prima volta).
Si può raggiungere l’eruzione del vulcano?
La risposta secca è sì, perché non ci sono soluzioni escluse. Si può arrivare in auto, aggiungendo la visita al vulcano Fagradalsfjall tra le tappe del proprio tour self-drive dell’isola, oppure pensare a un’escursione di gruppo guidata con partenza da Reykjavík. È possibile anche partecipare a tour guidati con partenza dal vulcano o da località vicine, oppure ricevere supporto per programmare un tour privato in modo da spostarsi in autonomia ma essere certi di non aver trascurato alcun dettaglio.
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Chi vuole fare tutto da sé deve tenere a mente che, al di là delle foto dei mesi scorsi che mostravano file di macchine lungo la strada che porta al vulcano, le auto vanno parcheggiate esclusivamente nelle aree predisposte, con pagamento del relativo “biglietto” (1000 ISK, circa € 7, per l’intera giornata).
La sicurezza prima di tutto
Un aspetto sul quale gli islandesi sono ferratissimi è la gestione delle condizioni ambientali sfavorevoli ed estreme. Il loro servizio di ricerca e soccorso, famoso per essere composto esclusivamente da volontari, si è attivato da subito per garantire condizioni sicure di avvicinamento al vulcano. La creatività dei visitatori a volte li ha battuti sul tempo ma, dopo sei mesi di eruzione e flusso pressoché costante di curiosi e appassionati, hanno raccolto tutte le informazioni necessarie alla sicurezza, con aggiornamenti in tempo reale: mappe e tracciati GPS dei sentieri, con dettagli di difficoltà e durata, link al sito del servizio meteorologico dedicato alle informazioni specifiche per la visita al vulcano, indicazioni su abbigliamento e comportamento da osservare, il divieto di portare cani con sé… Safetravel.is mette a disposizione tutte le risorse per non farsi trovare impreparati durante la contemplazione dell’eruzione del vulcano in Islanda.
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Sì, ma come si fa con il Covid?
Anche la gestione dell’emergenza sanitaria è nelle corde degli islandesi, che hanno definito regole chiare. Tutti i dettagli (per esempio i dati che la certificazione della vaccinazione deve contenere, le regole che si applicano ai bambini) sono disponibili sul sito covid.is, ma questi sono i riferimenti principali:
- tutti si devono registrare prima di arrivare in Islanda, attraverso il sito visit.covid.is;
- le persone in possesso di certificazione della vaccinazione o di guarigione da Covid-19 devono presentare la certificazione e anche l’esito di tampone negativo (PCR o rapido) effettuato nelle 72 ore precedenti l’inizio del viaggio (chi si presenta senza il tampone, lo fa sul posto al costo di € 660 circa);
- chi non è in possesso di certificazione per la vaccinazione o la guarigione deve effettuare due tamponi a distanza di 5 giorni, il primo all’arrivo in aeroporto e il secondo nei centri sanitari, passando i 5 giorni in condizione di quarantena in strutture selezionate allo scopo;
- tutti i viaggiatori devono scaricare l’app Rakning C-19 che viene utilizzata per comunicare gli esiti negativi dei test e per tracciare eventuali nuove infezioni.
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Regole chiare, per un viaggio sicuro in Islanda, fino alle rive del fiume di lava.