Cogoleto è la località di mare che, con i suoi 3 km di spiagge, segna il confine della provincia di Genova nella riviera di Ponente. Non ha una bellezza appariscente, sfrontata. La sua anima odierna è residenziale. Molto più popolari, quando si tratta di cercare un hotel in zona, sono Arenzano e Varazze, che le stanno accanto. Cogoleto però è strategica quanto loro sia per la posizione sia per le potenzialità del territorio.
Cogoleto: le sue tipicità
Il toponimo Cogoleto sembra risalire a tempi lontani, all’epoca romana se non addirittura alla preistoria: si suppone che abbia avuto origine dalla locuzione latina coquere lithos (“cuocere la pietra”), poiché, secondo la tradizione locale, fin dall’antichità gli abitanti del luogo, dopo aver faticosamente sezionato le colline circostanti e frantumato la pietra calcarea, provvedevano alla sua accurata cottura nelle numerose fornaci locali, trasformandola in preziosa e apprezzata calce.
A testimonianza di quel passato, oggi è ancora possibile visitare La Fornace Bianchi, recentemente restaurata. Un vero e proprio monumento archeologico al lavoro, unica nel suo genere non solo in tutta la Liguria, ma in Italia. Si tratta di un’antica fornace per la produzione di calce realizzata nel 1800. Si trova dietro la stazione e si raggiunge seguendo via Onofrio Scassi Superiore. La si può visitare internamente la prima domenica e il terzo sabato di ogni mese, nel tardo pomeriggio.
Photo by Cinzia Cerrina
Un’altra ipotesi sulle origini del nome di Cogoleto, suggestiva ma anche plausibile, è quella avanzata nel XIX secolo: il nome deriverebbe dalla particolare conformazione della spiaggia, composta da ciottoli (cogoli), all’epoca forse l’unica nel suo genere. E ancora oggi i ciottoli prevalgono in questa porzione di costa, il più lungo tratto di spiagge del Ponente genovese, un equilibrio tra ampi spazi di spiaggia libera alternati a tratti attrezzati con stabilimenti balneari. La sabbia, comunque, non manca in diverse spiagge e ognuno può trovare la soluzione che fa al caso suo.
La posizione mediana lungo la pista ciclabile Arenzano-Varazze, una perla di 11 km che utilizza il tracciato dismesso della vecchia ferrovia per collegare le tre località della riviera del Ponente genovese, è però il motivo che ha reso famosa Cogoleto nell’ultimo decennio. La pista può essere percorsa sia a piedi sia in bici, ed è adatta anche a chi non è particolarmente sportivo e ama una tranquilla passeggiata pianeggiante; la sua vista panoramica sarà apprezzata a ogni metro, senza nulla da invidiare ad altri tratti liguri molto più famosi.
Trovare parcheggio a Cogoleto è di solito meno problematico che in altre località vicine, ma è sempre un’ottima idea raggiungere questa località in treno. La stazione di Cogoleto si trova proprio in centro, comodissima per il mare e per tutti gli stabilimenti balneari, nonché per spostarsi da una località all’altra, anche nella riviera di Levante (in poco più di un’ora di treno, per esempio, potete raggiungere la preziosa Camogli).
Photo by Cinzia Cerrina
Motivo di lustro per Cogoleto è la sua associazione con Cristoforo Colombo. Secondo la tradizione locale, sostenuta anche da alcuni storici, il borgo diede i natali al celebre navigatore. La casa natale si trova presso l’antica contrada del Caroggio, l’attuale via Rati, al numero 26.
La casa Natale di Cristoforo Colombo
L’edificio in origine era composto dal piano terra e due piani superiori, come la maggior parte delle altre abitazioni nel centro storico del paese. La struttura, successivamente alzata di un piano e più volte restaurata, presenta ancora oggi le caratteristiche di un’antica costruzione. Alla sinistra dell’abitazione era presente uno stretto passaggio che conduceva al mare, indicato con il nome di vico Colombo, visibile in stampe e fotografie ottocentesche, ma attualmente chiuso e inglobato negli altri edifici.
In passato, poeti e scrittori di fama internazionale giunsero appositamente a Cogoleto per visitare la casa natale del Grande Navigatore, in particolare ricordiamo Horace-Bénédict de Saussure nel 1794, Alexandre Dumas nel 1841, Henry Halford nel 1869, Federico III di Germania, quando era ancora principe, prima di diventare imperatore tedesco.
Photo by Cinzia Cerrina
Dopo che gli accademici, al termine di una lunga disputa, affermarono che solamente Cogoleto poteva avere l’onore di vantarsi di aver dato i natali a Cristoforo Colombo, i principi di Casa Savoia, Umberto e Amedeo, furono inviati dai sovrani d’Italia il 2 settembre 1857 a rendere omaggio alla storica dimora.
Purtroppo oggi la casa non è visitabile al suo interno, ma è solamente visibile dall’esterno; rimane comunque a testimonianza di uno dei personaggi più famosi al mondo, la cui paternità è rivendicata oggi in più luoghi.