L’aurora boreale è una fenomeno naturale tanto inafferrabile da mantenere il suo fascino nel tempo, nonostante il proliferare di immagini e video che la ritraggono e qualunque sia il numero di volte che si ha avuto occasione di vederla. L’avvistamento dell’aurora boreale è per alcuni motivo ricorrente di partenza ma anche esperienza che compare nella lista dei desideri di molte persone, differenti per età e gusti di viaggio. Quindi dove vederla? E quando?
Che cos’è l’aurora boreale
Le luci del Nord sono un fenomeno luminoso fluttuante e cangiante che si produce negli strati superiori dell’atmosfera per effetto dell’interazione delle particelle trasportate dal vento solare. L’area di interazione è governata dal campo magnetico terrestre ed è compresa generalmente tra i 60 e 70° di latitudine sia Nord sia Sud (si parla di ovali aurorali). Il fenomeno si osserva quindi sia alle latitudini settentrionali sia a quelle meridionali, per cui si parla di aurora boreale così come di aurora australe. La prima è però più celebre perché le terre emerse sono più estese in corrispondenza dell’ovale aurorale settentrionale che in corrispondenza di quello meridionale, per cui la frequenza di avvistamento è maggiore nell’emisfero Nord.
Photo by Tobias Bjørkli on Pexels
Quando vedere l’aurora
Parlando della variabile temporale, si devono considerare sia la stagione sia la fascia oraria, questo perché l’aurora è tanto più visibile quanto più il cielo è buio. Se la notte è quindi la fase del giorno più propizia, rispetto alla stagione, si devono considerare i mesi con meno ore di luce: nell’emisfero settentrionale il periodo ideale è compreso tra dicembre e marzo, mentre in quello australe tra maggio e agosto. Questo non significa che negli altri mesi sia impossibile avvistarle l’aurora, ma che le probabilità e la limpidezza si riducono all’aumentare delle ore di luce.
Altro aspetto importante da considerare per tentare di “catturare l’aurora” è la meteorologia: il fenomeno si sviluppa a quote superiori a quella delle nuvole, per cui, per avere possibilità di avvistarla, si deve anche contare sulla concomitanza di cielo sereno!
Photo by Emily Hon on Unsplash
Dove osservare l’aurora boreale e australe
Come abbiamo anticipato, l’aurora si può osservare sia nell’emisfero settentrionale sia in quello meridionale, tra i 60 e 70° di latitudine. I luoghi in cui avvistarla sono quindi i territori che si trovano in corrispondenza degli ovali aurorali, che appartengono a:
- Groenlandia, Islanda, Alaska, Canada, Russia, Norvegia, Finlandia e Svezia nell’emisfero boreale;
- Antartide nell’emisfero australe.
In realtà l’avvistamento può estendersi a latitudini superiori o inferiori a seconda dell’intensità del fenomeno, per cui l’aurora australe si può osservare anche dalla Nuova Zelanda e dall’Australia. Inoltre non è vincolato alla terraferma, ma può capitare anche in volo oppure durante la navigazione, quindi è opportuno stare in allerta anche durante gli spostamenti!
Photo by Thomas Lipke on Unsplash
Più rilevante è invece la scelta del punto di osservazione, che è preferibile sia sopraelevato o comunque privo di ostacoli alla vista (come alberi, boschi, edifici, rilievi montuosi), in modo da non perdere visibilità, soprattutto nel caso in cui il fenomeno si sviluppasse in prossimità dell’orizzonte dell’osservatore.
Non ci sono garanzie!
Per quanto si possa curare la scelta di destinazione, periodo dell’anno e luogo d’osservazione, sia la variabilità meteorologica sia l’impossibilità di controllare e prevedere con certezza il verificarsi del fenomeno rendono l’avvistamento dell’aurora un’esperienza sempre incerta. Per questo motivo il nostro consiglio è di considerare l’osservazione dell’aurora come una delle esperienze possibili da includere nel proprio viaggio piuttosto che l’unica ragione per cui programmare una partenza.