Altrimenti detto: che cosa si può regalare a un viaggiatore per Natale?
Simona è convinta che il miglior regalo per un viaggiatore sia un viaggio (in forma di voucher) e che non ci sia scusa che tenga. Ma dovendo scegliere qualcosina di più abbordabile, che non finisca chiuso in qualche cassetto, propone due idee alternative. La prima è il kit da viaggio con pochette trasparente e prodotti essenziali per l’igiene e la bellezza, in comodi contenitori “travel size”. Il perché è semplice: «Quando arriva il momento di partire, nonostante si siano collezionati e gelosamente custoditi flaconcini di vari alberghi e campioncini da profumeria, ci manca sempre qualcosa e si finisce per arrivare in aeroporto con qualche crema staccata dalle pagine di un giornale (che servirà a idratare solo la metà del nostro viso) infilata in una busta per il freezer». La seconda opzione è una guida di viaggio Lonely Planet, ma non una qualunque, bensì Il libro dei viaggi. Alla scoperta di tutti i paesi del mondo, che equivale a regalare manciate di sogni a qualunque viaggiatore.
Eleonora è incerta tra pratica tecnologia e sagge parole. Una piccola videocamera, magari waterproof, sposa la passione social («Tanto ormai chi li scrive più i diari di viaggio su carta, sono i social le nostre memorie!»), mentre un orologio con GPS è perfetto per i moderni esploratori. Eppure ci sono libri che arricchiscono i nostri viaggi e possono surclassare qualunque gadget ultramoderno. L’isola delle farfalle è un romanzo ambientato in Sri Lanka (l’isola di Ceylon) nel periodo coloniale, e ci porta a fare una passeggiata tra le coltivazioni di tè; mentre Andare a quel paese. Vademecum del turista responsabile di Duccio Canestrini è una sorta di coscienza cartacea del viaggiatore, da rileggere e meditare una pagina alla volta.
Lucia è appena partita per un’isola di soli indigeni che la ospiteranno nelle loro capanne di foglie di palma e bambù. In viaggio con lei ci sono alcuni viaggiatori neofiti, e lei si è sentita in dovere di avvisarli: «Acquistate un adattatore universale! Non potete immaginare la fatica che si fa a recuperarli sul posto», e lo dice dall’alto di un’esperienza cubana in materia. Tra i regali ideali per chi è alle prime armi con le partenze, funziona benissimo anche la cintura porta-contanti, anche se Lucia è più del genere “toglietemi tutto ma non il mio marsupio”. Conclude con un tocco di femminilità: abbinata orecchini e collana in tema viaggio, con piccoli mondi e aerei a fare da amuleti.
Secondo Francesco gli amuleti di viaggio sono regalo apprezzato anche dai maschietti: «Il bracciale del viaggiatore, un minuscolo mappamondo da portare al polso, custodisce il ricordo dei viaggi fatti ed è di buon auspicio per tutti quelli che verranno». E poi confessa di avere un debole per le mappe, che siano del genere “gratta gli Stati che hai visitato” oppure quelle tematiche (le destinazioni per i surfisti, quelle degli amanti dello yoga, quelle della neve ecc.) proposte dal brand Awesome Maps.
Anche a Margherita piace l’idea di avere il mondo come compagno di viaggio, ma lei se lo porterebbe appeso a un portachiavi oppure, per rispolverare le usanze di un tempo, proverebbe a rintracciare un globo tascabile in un negozio di antiquariato.
Laura punta tutto sulle opportunità. Lei vuole scegliersi da sé il prossimo viaggio e tutti i successivi, i libri che leggerà, la fotocamera che utilizzerà e, soprattutto, vuole continuare a farsi sequestrare il suo mezzo chilo di shampoo ai controlli sicurezza, perché chi le dice che cosa fare si merita una punizione, costi quel che costi. Per cui sotto l’albero gradirebbe trovare l’elisir di lunga vita per avere il tempo di esaurire la sua wish list, la lampada di Aladino per risolvere eventuali inconvenienti di viaggio e il biglietto passepartout, ossia un grattino vincente del Turista per sempre. Sottolinea vincente, mentre per grattarlo dice di avere già l’apposita moneta.
Anche Sara, pensando a un regalo per un viaggiatore, si ritrova a immaginare quello che vorrebbe ricevere. «Mi hanno sempre attratta le mappe antiche con evidenziate le rotte del passato», racconta «e se ne trovano di tutti i tipi, di uno Stato o più dettagliate di singole città». È affascinata anche dalle guide, in particolare pensa a quella resa famosa da Michael Portillo che ha percorso in lungo e largo l’Europa (con le telecamere alle calcagna) seguendo la Bradshaw, guida scritta dall’omonimo cartografo nel 1800, che contiene le mappe delle rotte dei treni con dettagli sulle abitudini di viaggio dell’epoca. Meno fiduciosa di Eleonora nella tecnologia, consiglia anche una bussola vecchio stile, come quella di Jack Sparrow. «Sperando che indichi la giusta direzione…».
Insomma, basta un pensiero, ed è subito “Buon Natale, viaggiatore”.