Arenzano è una graziosa cittadina, piacevole per una passeggiata o per un po’ di relax in spiaggia. Degni di nota la villa e il parco Sauli Pallavicino, sede del municipio, situato a pochi minuti dalla fine della ciclabile. La villa è una residenza storica del 1558, costruita su volere del marchese Tobia Pallavicino e rinnovata nel 1880 dalla marchesa Luisa Sauli Pallavicino: da villa suburbana con funzioni agricole, l’edificio ha assunto l’aspetto di un castello, circondato da un vasto prato all’inglese, protetto da mura baluardo con garitta di avvistamento. Il parco è un’oasi verde con parco giochi e un laghetto con le tartarughe.

Arenzano è anche uno dei comuni che costituiscono il parco del Beigua, insieme a Varazze, Cogoleto, Campo Ligure, Masone, Rossiglione, Sassello, Stella, Tiglieto, e Genova stessa.  Nel parco del Beigua c’è un’infinità di escursioni possibili, tra cui segnaliamo quella al lago della Tina, ideale per chi vuole trovare refrigerio lontano dalle spiagge affollate in estate e apprezza le camminate (non è però adatta ai bambini piccoli).

Il lago della Tina è la più grande di tre piscine naturali che si raggiunge a piedi da Arenzano.

Photo by Cinzia Cerrina

 

Da Arenzano al lago della Tina

Si parcheggia l’auto al ristorante Agueta, nella località omonima, ad Arenzano e si parte 50 metri più avanti, seguendo un sentiero ben segnalato e con indicazioni chiare per il lago. La strada è sterrata e in moderata salita per circa 1 km (fino al passo Gua). Questo primo tratto è agevole, ma quasi tutto al sole. È consigliato partire molto presto se si va in estate, perché ci sono pochi arbusti per trovare ombra.

Dopo circa un chilometro di passeggiata panoramica, si raggiunge un’oasi di frescura, al passo Gua, dove è possibile riposarsi sulla pietra quadrata che sembra attendere i passanti per dar loro ristoro. Da qui si procede in direzione della Tina (basta seguire ancora una volta l’indicazione fornita dai cartelli). La passeggiata dura circa mezz’ora ed è perlopiù all’ombra del bosco, ma bisogna fare attenzione perché il sentiero è molto stretto e spesso senza nessun tipo di protezione dal dirupo sottostante.

Sulla strada tra Gua e Tina si trova una deviazione per la fonte del Castagno: a poche centinaia di metri dal bivio, troverete una meravigliosa zona al fresco, all’ombra dei castagni, un’area picnic (tappa consigliata per uno spuntino o per il pranzo al sacco), oltre a un castagno bicentenario che emerge fra tutti gli altri castagni più giovani e che dà il nome al luogo. Qui si trova anche una fontana che però in periodi di siccità non offre acqua corrente.

Sulla strada tra Gua e Tina si trova una deviazione per la Fonte del Castagno: a poche centinaia di metri dal bivio, troverete una meravigliosa zona all’ombra dei castagni, un’area pic-nic e un castagno bicentenario.

Photo by Cinzia Cerrina

 

Dopo questo break, si procede in direzione delle piscine naturali della Tina. La più suggestiva è il terzo lago, quello più in alto: si tratta di una grossa marmitta dei giganti, una profonda depressione a forma di pozzo modellata dall’acqua, del diametro di 5 m circa e altrettanto profonda, alimentata da una copiosa cascata che scende da una gola rocciosa. Il suo nome fa riferimento all’antico contenitore di pietra stretto e profondo adoperato nelle cartiere. Per raggiungere il terzo lago è necessario un breve percorso impervio tra le rocce: una volta in cima, in estate è quasi impossibile resistere e non tuffarsi in queste limpide acque e per ripagarsi della fatica fatta per arrivarci.

Nella bella stagione la Tina è una meta gettonata, conosciuta anche dagli stranieri, ma se andate durante la settimana è probabile che godrete in solitudine della bellezza del luogo. Potrete anche riposarvi oppure meditare o fare un picnic all’ombra degli alberi in uno spazio piano, alle sponde del lago più in basso; l’importante è che abbiate acqua fresca in abbondanza, soprattutto in estate, perché non ci sono bar, ed è quasi certo che si debbano affrontare andata e ritorno senza possibilità di trovare fontane con acqua corrente lungo il percorso.