Un’infanzia trascorsa a girare l’Europa in lungo e in largo in roulotte, tenda e camper con i miei genitori, seguita da anni di viaggi a lungo raggio, ed ecco che quest’estate mi ha colta la nostalgia e ho sentito il forte richiamo di un viaggio itinerante con partenza in auto da casa. Da anni meditavo di tornare in luoghi visitati in tempi ormai troppo lontani, in particolare l’Alsazia e le Fiandre. Dopo un’attenta valutazione per scegliere l’Alsazia o le Fiandre, l’illuminazione: Alsazia “e” Fiandre!

  1. Svizzera

Prima tappa di trasferimento in Svizzera, a Lucerna, dove c’è una qualche manifestazione gastonomico-musicale che attira centinaia di persone. C’è una bella atmosfera, che va ad arricchire la suggestione creata dal caratteristico ponte di legno coperto.

Il caratteristico ponte di legno di Lucerna.

Photo by Valentina Caccavale

 

  1. Alsazia

Il viaggio prosegue in Alsazia, lungo la Route des Vins (Strada dei Vini), saltando da un paesino all’altro. Sono borghi tutti simili ma diversi, con caratteristiche case a graticcio colorate (il giallo domina), alcune con tetti a mosaico, altre molto antiche, qualcuna storta. Da non perdere Eguisheim, naturalmente la turistica Colmar, e poi le piccole località meno note lungo il tragitto fino al castello di Haut-Koenigsburg e fino a Strasburgo.

E tra un paese e l’altro si attraversa una campagna verdeggiante dominata dalle vigne che danno vita a eccelsi vini Grand Cru e punteggiata di cicogne.

La turistica ma sempre affascinante Colmar.

Photo by Valentina Caccavale

 

  1. Fiandre

E via verso nord per scoprire le Fiandre! Prima tappa Dinant, la cui fama è legata all’inventore del sassofono Alphonse Sax, ricordato da enormi sassofoni sparsi per la città (in particolare sul ponte Charles de Gaulle), e soprattutto alla famosa birra Leffe, per cui è d’obbligo una visita della Maison Leffe, naturalmente con degustazione.

Poi c’è Bruxelles, tranquillamente visitabile a piedi, che lascia estasiati con la Grand Place o Grote Markt, una favolosa piazza Patrimonio Unesco, un salotto circondato da edifici storici abbelliti da dettagli color oro.

Bruxelles lascia estasiati con la Grand Place o Grote Markt, una favolosa piazza Patrimonio Unesco, un salotto circondato da edifici storici abbelliti da dettagli color oro.

Photo by Emran Yousof on Unsplash

 

La tappa seguente è Leuven (Lovanio), con la collegiata di San Pietro, che vanta un campanile Patrimonio Unesco, oltre al beghinaggio (complesso di edifici creato per le beghine, membri femminili di associazioni religiose nate al di fuori della struttura gerarchica della Chiesa cattolica) e alla Grote Markt, nota come “il bar più lungo al mondo”, dati i 45 bar che si susseguono lungo i lati.

Tappa successiva Mechelen, con la magnifica cattedrale di San Rombaldo, in stile gotico, a cui fu aggiunta l’imponente torre. Naturalmente, come tutte le altre città della Fiandre, anche qui la piazza centrale è meravigliosa.

Anversa è una sosta obbligata, se non altro per vedere l’imponente atrio interno della stazione centrale, oltre alla consueta affascinante piazza e al centro storico.

Gent (Gand) è un’altra perla. Da non perdere una passeggiata lungo le splendide banchine che lambiscono le sponde del fiume Lys (Graslei, la “Riva delle Erbe”, sul lato destro e Korenlei, la “Riva del Grano”, sul lato sinistro) e il ponte di San Michele, da cui si gode di uno degli scorci più belli della città.

Infine Bruges, con la piazza del Mercato, un gradevole lungofiume, alcuni edifici storici di gran pregio e il beghinaggio.

Bruges e il suo gradevole lungo fiume.

Photo by S. Hermann / F. Richter on Pixabay

 

  1. Sulla via del ritorno

Facciamo un salto a Ostenda, più che altro per camminare su una spiaggia sabbiosa (ahimè artificiale) e immergere i piedi in mare, poi passiamo in Francia e puntiamo verso Reims, dove la cattedrale, capolavoro dell’architettura gotica, più grande di Notre-Dame de Paris, lascia senza fiato.

Altra cattedrale notevole è quella di Auxerre, che vediamo prima di raggiungere Digione, un vero e proprio museo a cielo aperto, con un centro storico completamente pedonale caratterizzato da chiese romaniche e gotiche, palazzi storici, strade medievali, case a graticcio e la meravigliosa Place de la Liberation. Un consiglio: per assaporare il fascino antico di Digione, si può seguire l’incantevole “percorso del gufo”, che si snoda nel centro storico in 22 tappe, seguendo la mascotte della città, il gufo.

Proseguiamo per Beaune, famosa per l’Hôtel-Dieu, gioiello dell’architettura medievale borgognona, costruito nel XV secolo per aiutare i pazienti più indigenti, su cui spiccano tetti di tegole colorate.

Ultima tappa Annecy, conosciuta come “la Venezia delle Alpi”. Un po’ deludente rispetto alle aspettative create dalle immagini viste in rete, forse perché troppo affollata di turisti.

Infine rientriamo a casa, con ancora negli occhi i colori delle case a graticcio e in bocca il sapore dei vini Grand Cru e della birra belga.