Finalmente si può ricominciare a viaggiare! Io riparto dall’Italia, con un viaggio on the road insieme alla mia famiglia, alla scoperta di dettagli del nostro paese che non avevo mai visto e alla riscoperta di luoghi già conosciuti.
Sono stata decine di volte in Liguria, ma mai alle Cinque Terre. Quindi iniziamo da lì, scegliendo di ammirarle dal mare. Esiste una linea di barche che da Levanto va fino a Portovenere, con fermate in tutti i borghi (tranne Corniglia, dove non c’è un comodo accesso dal mare). In questo periodo post Covid, però, è possibile scendere solo a Monterosso e Vernazza, mentre Corniglia, Manarola e Riomaggiore dobbiamo accontentarci di vederli soltanto dal mare; il vantaggio è che ci sono poche persone, sia in barca sia in giro, così riusciamo a goderci appieno il sole e il vento mentre navighiamo e le camminate tra i vicoletti. A Portovenere, dopo una passeggiata sul piacevole lungomare, riprendiamo la barca che in un’ora e mezza ci riporta a Levanto.
Photo by Valentina Caccavale
La seconda giornata è dedicata alla Toscana, per rivedere l’imperdibile San Gimignano con le sue torri, Colle di Val d’Elsa con quel particolare passaggio coperto tra le case, la minuscola Monteriggioni racchiusa tra le mura e infine Siena, con quell’atmosfera medievale che adesso, senza folla, è ancora più pregnante. Ovviamente a cena non può mancare una bella fiorentina da 1 kg!
Photo by Valentina Caccavale
Dopo un giro ad Arezzo, facciamo un salto in Umbria a Orvieto, per provare a far entrare tutto l’imponente duomo in una foto e per scendere fino al fondo del pozzo di San Patrizio, con le due scale circolari che, come in un quadro di Escher, non si incontrano mai e con i giochi di luce creati dall’apertura e dalle finestre.
Photo by Valentina Caccavale
Proseguiamo poi verso la Campania, per visitare la Reggia di Caserta. I giardini non sono curati al meglio, forse perché li avevano trascurati durante la chiusura per Covid, ma gli sfarzosi interni sono spettacolari. Anche qui, poca gente che entra a orari prefissati, quindi riusciamo ad ammirare tutto senza persone intorno.
Questo fa anche sì che ci impieghiamo meno del previsto, così decidiamo di inserire un fuori programma: Pompei. Neanche a dirlo, l’immenso sito archeologico è semideserto. Diverse camere e case sono ancora chiuse, ma l’area è talmente grande che non riusciamo a vedere tutto in un solo pomeriggio. A cena, naturalmente, pizza!
Photo by Valentina Caccavale
E poi via verso Sorrento e la Costiera Amalfitana! C’è molta meno gente del solito, ci dicono i locali, eppure non c’è neanche l’ombra di un parcheggio libero in nessuno dei bellissimi borghi che attraversiamo (Positano, Praiano, Furore, Conca dei Marini, Amalfi, Atrani, Minori, Cetara, Vietri sul Mare). Un vero viaggio on the road… con fugaci soste per scattare qualche foto. Riusciamo a fermarci per il pranzo a Maiori, dove assaggiamo una pasta in crema di patate con cozze e vongole cotta in acqua di mare, molto particolare. E non può mancare una delizia al limone!
Photo by Valentina Caccavale
Cambiamo totalmente paesaggio trasferendoci in Abruzzo, dove visitiamo Scanno, famosa per la presentosa, un gioiello particolare, e per il pan dell’orso, un dolce tipico. In giro si possono ancora vedere donne anziane che indossano i costumi tipici, ma non siamo fortunati, sono tutte chiuse in casa.
Percorrendo l’affascinante altopiano delle Rocche raggiungiamo infine L’Aquila. La conosco bene, ci sono stata innumerevoli volte, ma le strade chiuse per i lavori ancora in corso dopo il terremoto la rendono un labirinto senza uscita. Perdiamo parecchio tempo per tentare di raggiungere l’hotel, ma ci consoliamo comprando qualche salume tipico e del pecorino. E a cena non possono mancare gli arrosticini di castrato!
Trascorriamo ancora un’altra giornata in Abruzzo, ci spingiamo fino a Rocca Calascio e poi attraverso l’esteso altopiano di Campo Imperatore, dove è stato girato il film Lady Hawke. Questa zona, nota come “il piccolo Tibet”, ci lascia senza fiato, con i suoi paesaggi selvaggi a perdita d’occhio, tra dolci ondulazioni simili alle Highlands scozzesi e imponenti montagne.
Photo by Valentina Caccavale
Il viaggio è agli sgoccioli, ci resta solo la tappa di rientro. Ma ne approfittiamo per fare una sosta nelle Marche e visitare Gradara, quel borgo medievale visto mille volte percorrendo l’autostrada con il pensiero “prima o poi esco e vado a vedere”.
Questo è l’anno buono per scoprire o riscoprire l’Italia. Ogni regione ha veramente tanto da offrire, in termini di paesaggio, di monumenti, di enogastronomia. E in questo momento non ci sono turisti stranieri, quindi si riesce a muoversi senza folla. Che cosa aspetti a partire?