Quando mi è stato proposto di partecipare all’organizzazione di viaggi al femminile, la prima destinazione che è apparsa nella mia testa è stata la Scozia. La trovo una terra tanto emozionante e sfuggente da sentire il desiderio di catturarne l’anima e di portarla con me. Così ho coinvolto Alice Lanciai, un’amica fotografa, nella mia avventura: la sua reflex come trappola della bellezza scozzese.
Volevo che il viaggio avesse la fotografia come filo rosso, ma senza imporre requisiti alle partecipanti: non hai la macchina fotografica? Usa il cellulare! Non hai voglia di fotografare? Fai da modella per lo shooting fotografico in programma nelle Highlands. La stessa anarchia organizzata è stata il tratto distintivo dell’itinerario, a unirci un piccolo van di 9 posti e i pernottamenti.
Photo by Alice Lanciai
Abbiamo visitato Edimburgo liberamente, senza schemi e senza regole, camminando e godendoci ogni angolo, ciascuna seguendo il proprio interesse. Così qualcuna ha puntato sui musei, qualcun’altra sulle colline, altre ancora su palazzi o specifici quartieri. Dividendoci e ritrovandoci abbiamo portato a casa racconti ed esperienze diversi.
Poi abbiamo attraversato paesaggi verdissimi (mai viste tante felci così rigogliose) e colline dolci. Strade strette e tortuose ci hanno condotto al porto di Oban, situato a sud-ovest, e da lì abbiamo abbandonato la terra ferma e raggiunto l’isola di Mull. Il cielo era incredibilmente azzurro e si rispecchiava in un oceano blu intenso. Un sogno? Forse, ma breve.
Photo by Alice Lanciai
In circa un’ora di macchina, lungo la strada verde smeraldo ma strettissima e impegnativa, abbiamo raggiunto l’ultimo traghetto per la piccola Iona. L’isola si scorge già dal porticciolo di Fionnphort, mentre dal traghetto si può ammirare l’abbazia che domina l’isola, una costruzione di granito rosato risalente al XV secolo. L’isola è piccola e solo ai residenti è possibile percorrerla in macchina. Ci siamo sentite emozionante come fossimo esploratrici.
In circa dieci minuti a piedi abbiamo raggiunto la nostra fattoria per la cena, poi, visto che la luce del sole era perfetta, con i campi e l’oceano illuminati come in un quadro di Monet, Alice ha organizzato in modo estemporaneo uno shooting in spiaggia. Solo noi e l’oceano, un luogo di pace e bellezza che ci ha preparate al riposo: abbiamo dormito in cabine di legno, chiamate pods, molto calde e accoglienti.
Photo by Alice Lanciai
Il giorno dopo, tornando sulla terraferma, ci aspettava un altro appuntamento importante: il treno a vapore Jacobite, reso famoso dalla saga di Harry Potter. La tratta ferroviaria è di per sé spettacolare, quindi si può viaggiare anche su un treno moderno, ma percorrerla con il treno a vapore ha un sapore diverso. Un consiglio? Cercate di prendere la prima classe che, anche se costa qualcosina in più, vale lo sforzo.
L’ultima tappa del viaggio è stata la valle di Glencoe. Le mille sfumature di verde ci hanno imposto una sosta per scattare qualche foto. Ci siamo fermate in un parcheggio, ma non abbiamo saputo resistere al richiamo del verde smeraldo e, nonostante il poco tempo a disposizione, ci siamo avventurate lungo una stradina.
Photo by Alice Lanciai
Da casa, riguardando le strepitose foto di Alice, sento ancora l’emozione frizzante del verde smeraldo e il profumo salmastro delle traversate in traghetto. Sono certa che la fotografia abbia catturato un po’ di Scozia. Per questo sto organizzando con Alice una nuova partenza, questa volta per il Marocco.