Dopo la prima colazione in hotel, partite alla scoperta di Danzica.
Per accedere al centro storico dovete attraversare una delle antiche porte, ognuna diversa dalle altre. La più nota è la Porta d'Oro, situata all'estremità della via Lunga, chiamata anche via Reale perché un tempo i re entravano in città e transitavano qui in occasione delle visite ufficiali. In seguito alla distruzione portata dai bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale, i palazzi affacciati sulla via sono stati ricostruiti fedelmente, con le eleganti facciate color pastello. Quelli più belli sono la Casa delle Torture, il Municipio e la Corte della Confraternita di San Giorgio.
Il Municipio è riconoscibile dall'alta torre, dove svetta la statua dorata del re Sigismondo II Augusto; nelle sale dei piani superiori ospita il Museo Civico di Danzica, che custodisce vecchi dipinti, oggetti d'epoca, incisioni e fotografie storiche.
Un altro sontuoso edificio degno di nota è la Corte di Artù, con la facciata esterna in perfetto stile manieristico fiammingo. Era uno dei centri più importanti attorno a cui ruotava la vita sociale di Danzica (secondo un'usanza partita dall'Inghilterra, il nome di re Artù veniva utilizzato per indicare le dimore in cui si riunivano i nobili e i ricchi mercanti).
Di fronte alla Corte di Artù si erge la fontana di Nettuno, simbolo del forte legame di Danzica con il mare. È uno dei pochi monumenti importanti della città a non essere stato distrutto dalla guerra, dal momento che venne smontata interamente e ricollocata al suo posto solo al termine dei conflitti. Il momento migliore per vedere la piazza è con la luce del tramonto.
Per godere della vista migliore sulla città, andate alla chiesa di Santa Maria (la chiesa di mattoni rossi più grande del mondo) e salite sul campanile. Sono 400 gradini, ma il panorama vi ripagherà della fatica.