L’itinerario della vacanza di settembre all’Isola d’Elba è tracciato in rosso su una cartina acquistata nel porticciolo di Marciana Marina. Il desiderio di lunghe uscite in kayak per esplorare l’isola dal mare si è ridimensionato di fronte al mezzo metro di onde prodotte dal Grecale, il vento che soffia da Nord-Est. Ai bagni non si è rinunciato, ma nemmeno a conoscere l’isola. Posata la pagaia, accendi il motore diesel e disegni un otto orizzontale.
Dicono che ad agosto all’isola d’Elba sia impossibile spostarsi per via della folla: la popolazione decuplica rispetto al resto dell’anno. A settembre c’è movimento, ma puoi permetterti di arrivare all’imbarco del traghetto con solo mezz’ora d’anticipo sull’orario di partenza. Se eccedi in zelo e anticipi troppo, t’imbarcano sul traghetto precedente. L’agilità degli spostamenti si ritrova anche lungo le strade, che richiedono concentrazione per via delle curve e del fondo non sempre impeccabile. Un minimo di impegno è richiesto per trovare parcheggio nei centri cittadini e in prossimità delle spiagge più famose.
Photo by Laura Antoniolli
Vegetazione verde brillante, terra rossa, mare blu che diventa turchese e poi torna blu, che s’increspa per via del Grecale ma è pacifico dietro il promontorio. È così che realizzi che spostarsi in funzione dei venti è la strategia migliore se vuoi goderti il mare: l’Isola d’Elba App è l’asso nella manica della programmazione, per via della funzionalità che segnala il vento dominante e consiglia la porzione dell’isola meno ventosa e le relative spiagge. Se c’è vento a Marciana Marina, difficilmente lo troverai a Marina di Campo o a Porto Azzurro.
Il passo successivo è la scelta della spiaggia: rocciosa, di ciottoli o sabbiosa? Bionda, rossa o nero ematite? Ampia, media o minuscola? Accesso da terra o solo dal mare? Grazie alla già apprezzata App scopri che la spiaggia di Terranera è una sintesi di diverse cose: colori e consistenze, ma anche lago e mare. La spiaggia è una lingua di terra che separa un laghetto di acqua salata verde smeraldo dal mare cristallino. È libera, come il parcheggio poco distante, quindi ti devi preoccupare solo di arrivare verso le 9 per avere piena libertà di scelta della posizione e di portare con te scarpette, maschera e pinne.
Photo by Laura Antoniolli
L’isola d’Elba non è solo mare. La Grande Traversata Elbana (GTE) è il percorso più noto della rete di sentieri dell’isola e la attraversa longitudinalmente. I più però la scoprono solo una volta raggiunta la cima del monte Capanne in cabinovia, dove la GTE si divide in due rami terminali distinti ed è quindi segnalata in vari punti. I venti minuti sulle gialle capsule metalliche richiedono una felpa per ripararsi dalla brezza anche nei giorni di sole splendente, ma la vista merita il temporaneo cambio di stagione. Si vede tutto il territorio dell’Elba dall’alto: un pesce troppo cresciuto, duro di roccia, pronto a raggiungere la Corsica.