Visitare il Sudafrica on the road, cioè alla guida della propria auto a noleggio, è una soluzione di viaggio possibile e alla portata di tutti. Basta avere chiari pochi punti, che si contano sulle dita di una mano.
1. Gli itinerari in grandi spazi, non fuori dal mondo
Il Sudafrica è immenso e ci sono regioni davvero selvagge, con lunghe distanze senza incontrare anima viva, distributori di benzina compresi. I tour classici, però, si concentrano su due regioni, quella tra Johannesburg e il Kruger (Mpumalanga) e quella di Cape Town e della Garden Route, che sono caratterizzate da strade asfaltate e ben segnalate, alta frequenza di insediamenti con pompe di benzina che accettano carte di credito. In queste regioni l’esperienza di viaggio in self drive è davvero accessibile a tutti.
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2. Regole di guida e indicazioni di sicurezza
La guida è a sinistra, e questa è la difficoltà principale, o quantomeno l’aspetto della circolazione stradale sudafricana che è meno familiare a un guidatore italiano. Per il resto, i limiti di velocità sono simili a quelli europei e comunque ben segnalati, e i cartelli sono facilmente intuibili, anche quello di attenzione per l’attraversamento gazzelle!
Sono molto frequenti i controlli, sia del rispetto dei limiti di velocità sia dei documenti. Non si deve quindi pensare di essere stati presi di mira dalle forze dell’ordine, ed è sufficiente restare sereni ed essere collaborativi.
Ci sono invece due indicazioni di sicurezza da seguire nelle grandi città:
- evitare di visitare quartieri meno turistici (per Johannesburg questo vale in generale, non solo quando ci si sposta in auto);
- limitare al massimo gli spostamenti di notte.
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3. Patente per il Sudafrica on the road
Il sito Viaggiare Sicuri segnala che “viene accettata la patente italiana conforme al modello dell’Unione Europea ma per noleggiare un veicolo è consigliata la patente internazionale (modello Convenzione di Vienna 1968 o Ginevra 1949)”. La differenza tra i due modelli è la durata (uno o tre anni). La scelta è individuale, perché dipende dal numero di volte in cui si ipotizza o si sa di doverne fare uso. L’ufficio di riferimento per fare domanda di rilascio della patente internazionale è la motorizzazione civile, e l’unico aspetto da tenere in considerazione sono i tempi di rilascio, che vanno verificati con la sede territorialmente competente.
4. Scelta del veicolo e dell’assicurazione
Per gli itinerari classici è sufficiente noleggiare un mezzo 4×2, mentre i mezzi 4×4 servono solo se si prevede di pernottare in lodge in posizioni più remote. Difficile pensare di dover utilizzare le quattro ruote motrici, ma resta una scelta cautelativa. In ogni caso la valutazione si può effettuare in modo ragionato prima di partire, contestualmente alla definizione dell’itinerario. E per l’assicurazione sono sufficienti RC, furto e polizza cristalli.
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5. Uso dell’auto nel Kruger
Nel Kruger National Park si può accedere con la propria auto a noleggio.
I limiti di velocità sono più bassi rispetto a quelli delle strade esterne al parco e variano in funzione della dimensione della strada su cui si viaggia (nel Kruger c’è una vera e propria rete viaria interna con strade principali asfaltate e strade secondarie battute, più o meno grandi). In ogni caso i limiti sono indicati.
Oltre a rispettare i limiti di velocità, le regole da seguire nell’uso dell’auto all’interno del parco sono due:
- mantenersi a una distanza ragionevole dagli elefanti, soprattutto se iniziano ad agitarsi, cioè a scavare con la zampa o a muovere le orecchie;
- non scendere dalla macchina al di fuori delle zone consentite e, come tali, segnalate e recintate.
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