Se andate a Firenze, oltre alla maestosità e alla bellezza di monumenti ed edifici, provate anche a notare alcuni dettagli curiosi.
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Il toro cornuto
Quando sarete dinnanzi alla stupenda Santa Maria del Fiore, distogliete un attimo lo sguardo dalla facciata e guardate lateralmente, alla ricerca di una testa di toro scolpita. Secondo la leggenda, durante la costruzione del duomo lì di fronte abitava un sarto, la cui moglie lo tradiva con uno scalpellino che lavorava nel cantiere: sarebbe stato proprio quest’ultimo a scolpire il “cornuto” in segno di scherno verso il sarto.
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L’orologio che gira al contrario
Ma il duomo riserva altre sorprese all’interno. Con le spalle rivolte all’altare, potrete osservare un orologio, dipinto da Paolo Uccello, con i numeri romani dall’1 al 24 posizionati in senso antiorario.
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L’ippopotamo di Boboli
Se andate al giardino di Boboli, dietro Palazzo Pitti, potrete immergervi in un vero e proprio museo a cielo aperto, dove spiccano antiche statue rinascimentali, fontane sontuose e grotte. Nel XVII secolo viveva nel giardino anche un ippopotamo, regalato a Cosimo III, che amava piante e animali esotici. Oggi potete ancora ammirare l’animale… imbalsamato al Museo della Specola.
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Un “dettaglio” lungo 10 metri
E visto che siete nei pressi di Palazzo Pitti, notate un “dettaglio” che stona. La facciata, infatti, è ornata con la tecnica del bugnato, che crea un mosaico di blocchi di pietra: ogni blocco misura circa 30 centimetri, ma in mezzo ce n’è uno assolutamente fuori misura, lungo ben 10 metri! Questo blocco fu fatto inserire da Luca Pitti in un attacco di megalomania: la lastra, infatti, doveva rappresentare proprio lui, un uomo grandioso tra esseri insignificanti.
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Il graffito L’importuno
Michelangelo, durante la sua permanenza a Firenze, spesso veniva fermato in piazza della Signoria da un tale che chiacchierava talmente tanto da sfinire l’interlocutore. Si dice che, per combattere la noia, l’artista scolpì un volto sul muro di Palazzo Vecchio, e lo fece tenendo la mano dietro la schiena!
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Il portone del Brindellone
Se vi capita di percorrere via il Prato, vedrete un enorme portone di legno che vi spingerà a chiedervi se nell’edificio un tempo abitasse un gigante. In realtà, serve a far transitare il carro pasquale di Firenze, il cosiddetto “Brindellone”, che ogni anno esce proprio da lì, con i suoi 11 metri di altezza.