Natura, storia, arte, letteratura, enogastronomia. Il territorio veronese ne ha per tutti i gusti, ma i suoi tesori non sono sempre esposti in bella vista, alcuni sono un po’ nascosti, come fossero piccoli segreti, delle curiosità molto “gustose” di cui pochi sanno e che sono perfette per arricchire la visita di questo territorio. Oggi te ne svelo una manciata.
1. Il sentiero del Ventrar
Il sentiero del Ventrar si trova sul monte Baldo, al confine tra la provincia di Verona e quella di Trento. Nel suo tracciato sorveglia dall’alto il lago di Garda, come ne fosse il guardiano. Ritenuto da molti uno dei sentieri naturalistici più belli d’Europa, si sviluppa ad anello per una lunghezza di circa 5 km. Nel suo percorso regala panorami affascinanti: scorci dell’alto Garda, incorniciati dalle pareti del monte. Gli appassionati di piante e fiori potranno improvvisarsi piccoli botanici.
Per percorrerlo è richiesto un allenamento minimo, ma è sconsigliato ai bimbi piccoli e a chi soffre di vertigini, in quanto presenta alcuni passaggi un po’ esposti. È però possibile raggiungere uno dei punti panoramici del sentiero che si affaccia sul Garda utilizzando la funivia che parte da Malcesine, paesino di origine medievale situato sulla riva orientale del lago, e lo collega con la cima del monte. Qui è possibile rifocillarsi presso il bar/rifugio Cime del Baldo.
2. L’arco della Costa
Se stai visitando Verona, non puoi non imbatterti in piazza delle Erbe, una tra le piazze più antiche della città, risalente al periodo romano. Oggi è il centro della movida locale. Un arco collega piazza delle Erbe a piazza dei Signori. Su quest’arco, conosciuto come Arco della Costa, è appeso un osso. In quella posizione da secoli, non si sa se sia di balena o di dinosauro. La funzione originale ancora non è chiara, anche se la più probabile è che sia un’antica insegna di una farmacia risalente al Medioevo (in quel periodo si credeva che la polvere dell’osso di balena avesse proprietà curative). Ai veronesi però piace molto di più raccontare la versione suggestiva della storia: «La leggenda narra che la costola cadrà in testa alla prima persona pura che vi passerà sotto…».
3. Il Tamburino Sardo
Hai mai sfogliato il libro Cuore di De Amicis? Ricordi la storia del Tamburino sardo? Siamo nella seconda metà dell’Ottocento e si sta svolgendo la Prima guerra d’Indipendenza. Un ragazzino di appena 14 anni si trova con un reggimento di soldati lombardi, mandati sulle colline del Custoza per sorvegliare la zona, quando subisce l’attacco degli austriaci. Il comandante del reggimento dà al ragazzino il compito di andare a Villafranca per consegnare un messaggio di richiesta di aiuto ai Carabinieri. Nonostante venga ferito a una gamba e il dolore lo rallenti, il giovane Tamburino sardo porta a termine il suo compito permettendo così la sconfitta delle truppe nemiche.
Proprio dove è stata combattuta la battaglia è stato costruito un ristorante chiamato in suo onore “Tamburino Sardo”. La cucina tipica veneta è di casa, ovviamente accompagnata da un calice di vino. Il locale è adatto a tutte le tasche; molto frequentato per pranzi o cene di lavoro, è ideale anche per eventi come battesimi e compleanni o un semplice pasto in famiglia. Se non conosci la cucina veneta, ti consiglio di assaggiare l’antipasto misto di salumi e formaggi nostrani accompagnati dalla giardiniera, le tagliatelle in brodo con fegatini o la pasta con la selvaggina. Se ami la carne, invece, devi solo sbizzarrirti e non resterai deluso.
4. Palazzo Bottagisio
Se la storia delle guerre d’indipendenza ti appassiona, prosegui verso Villafranca e visita il Palazzo Bottagisio, sede dell’incontro tra Napoleone III e l’imperatore austro-ungarico Francesco Giuseppe, che portò alla firma del trattato di pace della Seconda guerra d’indipendenza, gettando le basi dell’Unità d’Italia.
Risalente al 1700 e recentemente ristrutturato, il palazzo ha un giardino botanico che merita una visita. Non è molto ampio, ma racchiude un’atmosfera suggestiva, forse perché è un luogo che ha assistito a un momento storico significativo.
5. Il Caffè Fantoni
Degna conclusione della visita in territorio veronese, una merenda nel poco distante Caffè Fantoni, bar storico risalente alla stessa epoca di Palazzo Bottagisio. Il locale è stato modernizzato, ma ha mantenuto la sua identità grazie al mobilio in legno antico, scuro, che contrasta con il pavimento e i tavolini in marmo.
Qui puoi assaggiare la torta della Pace, di forma rettangolare e con una “riproduzione”del trattato che sancì l’armistizio di Villafranca nel 1859. Oppure puoi provare le sfogliatine di Villafranca, una vera passione dei veronesi; a forma di ciambella, sono costituite da strati di sfoglia molto soffici: si sciolgono in bocca e creano dipendenza! Ottime con un buon tè (o con un bel bicchiere di vino).
Il locale, anche se storico, ha prezzi contenuti quindi puoi fare il turista goloso…
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